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Colombo Servizi Srl

Assistenza Risarcimento Amianto

Eternit: che cos’è?

 

Eternit: che cos’è e come prevenire danni alla salute

L’eternit è molte volte sinonimo di amianto asbesto. Con questi termini si identificano quei minerali fibrosi che sono molto lesivi per la salute umana.

Inoltre l’eternit si identifica anche con il cemento amianto, oppure con l’impasto di malta e fibre di amianto. Inoltre, con il termine eternit si indica l’omonima multinazionale di proprietà della famiglia Schmidheiny.

Eternit come prevenire danni alla salute e tutela legale

La Colombo Servizi S.r.l., società etica a tutela delle vittime dell’amianto, assiste tutte le vittime eternit per la tutela dei loro diritti e di quelli dei loro famigliari. Rimane fondamentale il fatto che si debbano prevenire i danni alla salute, intesa anche come benessere psicofisico. Infatti, in molte occasioni, coloro che hanno lavorato a contatto con l’eternit amianto, hanno anche la paura di ammalarsi. Quindi, prevenire vuol dire anche evitare le esposizioni, oppure ricevere la diagnosi precoce.

Lo staff di legali della Colombo Servizi S.r.l. si avvale della consulenza dell’Avv. Ezio Bonanni, che è il pionere della lotta contro l’amianto in Italia.

Eternit

 

Indice

Tempo di lettura: 14 minuti

L’ONA e l’avv. Ezio Bonanni e il processo eternit

Che cos’è l’eternit? Questo materiale di cemento amianto è anche il marchio di fibrocemento e il nome dell’azienda, multinazionale, che lavora e produce materiali in amianto e cemento amianto.

L’eternit era presente in Italia con 5 stabilimenti. Il più famoso fu lo stabilimento Eternit di Casale Monferrato. Questa città è divenuta l’epicentro dell’epidemia di mesoteliomi in Italia.

La multinazionale Eternit ha avuto in Italia, in tutto 5 stabilimenti (Rubiera – Reggio Emilia, Cavagnolo – Torino, Napoli – Bagnoli e Siracusa). Nel 1985, ha chiuso lo stabilimento di Napoli Bagnoli, per il quale è stata avviata una prima fase di bonifica nel 1989. Nel 1986 ha chiuso lo stabilimento Eternit di Casale Monferrato. In Italia, con l’art. 1, L. 257/92, l’amianto è stato posto al bando a partire dall’aprile del 1993.

Già nel 2009, è stato avviato il primo processo Eternit. L’ONA e l’Avv. Ezio Bonanni sono stati in prima fila per chiedere giustizia per le vittime amianto eternit.  I procedimenti penali, dopo l’assoluzione per prescrizione del magnate svizzero Stephan Schmidheiny (Cass. I Sez. Pen. Sent. n. 7941/2015), proseguono con Eternit Bis.

Nel troncone ora a Torino, l’imputato è stato condannato ancora una volta. L’avv. Ezio Bonanni è stato protagonista anche in questo caso perché ha difeso gli eredi Testore.

Gli altri procedimenti Eternit Bis sono in corso negli altri Tribunali tra cui quelli di Napoli.

Processo Eternit: l’impegno per rendere giustizia alle vittime

La necessità di rendere giustizia alle vittime ha animato l’ONA e l’avv. Ezio Bonanni. Infatti, anche in Eternit Bis, l’azione è rivolta anche nei confronti della Società già Eternit. Infatti, ora l’Eternit ha cambiato ragione sociale in Etex.

Si continua a morire di mesotelioma e di altre malattie asbesto correlate nelle città di Casale Monferrato come a Napoli, Rubiera, Cavagnolo e Siracusa, e cioè in tutti quei luoghi nei quali ci sono stati gli stabilimenti dell’Eternit.

Il processo Eternit impegna ancora l’ONA e l’avv. Ezio Bonanni, anche se l’associazione è impegnata nella prevenzione primaria e quindi nella bonifica.

Eternit, sinonimo di amianto: come è stato utilizzato?

L’eternit, che è sinonimo di cemento amianto, è stato utilizzato in Italia fino all’aprile del 1993, data nella quale è entrato in vigore il divieto di estrazione, commercializzazione e produzione di amianto e materiali contenenti amianto. Infatti, con l’art. 1, L. 257/92, si è posto rimedio ad un abnorme utilizzo di amianto in Italia.

In questo impasto è stato utilizzato di solito il crisotilo, ma anche questi minerali sono cancerogeni, anche se meno rispetto agli anfiboli.

Eternit, impasto cemento amianto

L’eternit materiale è l’impasto di amianto in fibra e cemento ( eternit fibrocemento). In questo modo, la multinazionale Eternit e le altre società di produzione di materiali in cemento amianto come la Fibronit, realizzavano prodotti con eccellenti proprietà. Il termine eternit deriva dal latino “aeternitas”, eternità, che identificava ed esaltava le proprietà di questi materiali.

Le applicazioni di cemento amianto eternit

L’amianto, ovvero l’asbesto, minerali di crisotilo (serpentino) e crocidolite, amosite, antofillite, tremolite, actinolite, è stato utilizzato perchè a basso costo e con ottime caratteristiche chimiche e fisiche. Il costo di lavorazione era molto basso e questo ne ha favorito l’utilizzo, fino a 3000 prodotti.

Nell’industria, nell’edilizia e nei trasporti l’amianto è stato largamente utilizzato in Italia fino all’aprile del 1993.

L’utilizzo dell’amianto nell’industria

L’asbesto e i suoi minerali crisotilo (serpentino) e crocidolite, amosite, antofillite, tremolite, actinolite (anfiboli), è stato utilizzato ampiamente in diverse applicazioni:

  • materia prima nella produzione eternit di manufatti ed oggetti;
  • isolante termico nelle centrali termiche e termoelettriche, nell’industria chimica, nell’industria siderurgica, vetraria, ceramica e laterizi, nell’industria alimentare, tra le quali distillerie, zuccherifici, fonderie;
  • isolante termico in impianti a bassa temperatura, tra i quali gli impianti dei frigoriferi, fino a quelli di condizionamento;
  • barriera antifiamma e isolante termico, in diversi contesti, tra i quali gli impianti elettrici;
  • materiale fonoassorbente, al fine di determinare l’isolamento acustico.

Utilizzo dell’eternit (cemento amianto) in edilizia

Con il termine eternit si indica, essenzialmente, il cemento amianto, ovvero prodotti con cemento ed amianto. Generalmente è stato utilizzato il crisotilo impastato con il cemento. In minima parte erano aggiunti minerali di amosite e crocidolite. L’utilizzo di questi minerali in edilizia era cruciale per ottenere significativi risultati in termini di efficienza ed economicità. L’eternit è stato utilizzato in edilizia.

Il Ministero dell’Interno, con Circolare n. 91 del 14/09/1961, della Direzione Generale Servizi Antincendi, prescrive, nella tabella 5 l’utilizzo di intonaco di amianto su rete Stauss o direttamente sull’acciaio, o di lastre di fibra d’amianto, per proteggere contro il fuoco i fabbricati a struttura in acciaio destinati ad uso civile, al fine di ottenere il nulla osta anti-incendio necessario per l’agibilità; in allora nel nord Europa l’impiego dell’amianto era già vietato.

Gli accordi internazionali di carattere economico-commerciale stipulati con le tre zone occidentali di occupazione in Germania (DPR 15 gennaio 1950 n.827), con il Brasile (DPR 15 novembre 1950 n. 1177), il Pakistan (DPR 5 febbraio 1952 n. 725), l’Argentina (L. 31 luglio 1956 n. 1123) e l’Afghanistan (L. 3 dicembre 1962 n. 1767) per esportare i manufatti in amianto prodotti in Italia, non hanno di certo contribuito ad attuare con sollecitudine le raccomandazioni degli Igienisti che già dagli anni ’40 segnalavano i rischi oncogeni connessi con l’amianto.

Amianto cemento: dov’è stato maggiormente utilizzato

In tale contesto l’amianto è stato così utilizzato:

  • In centrali termiche, edifici di civile abitazione e industriali. L’amianto è stato utilizzato spruzzato sulle travi metalliche e in cemento armato (circolare Ministero dell’Interno 1961, n. 91), sui soffitti, come componente delle coppelle che ricoprono le tubazioni che trasportano fluidi caldi dalle caldaie (es: acqua di riscaldamento);
  • Negli edifici industriali o civili sotto forma di lastra eternit ondulata (onduline);
  • Nelle pareti divisorie o nei pannelli in cemento-amianto dei soffitti di edifici prefabbricati (es: scuole amianto e ospedali);
  • Nelle canne fumarie in cemento-amianto;
  • Nei serbatoi e nelle condotte in cemento-amianto per l’acqua
  • Nei pavimenti in vinil-amianto;
  • Negli elettrodomestici prodotti prima dell’aprile del 1993. L’amianto e i materiali in amianto sono stati presenti negli asciugacapelli, nei forni, nelle stufe, nei ferri da stiro, nelle prese e guanti da forno e nei teli da stiro. In più, sono stati utilizzati materiali di amianto in forma di cartoni posti a protezione di stufe, caldaie, termosifoni, tubi di evacuazione fumi.

Eternit: quanto ce n’è e dov’è ancora?

Ancora oggi, dopo più di 27 anni dalla sua messa al bando, i materiali di amianto e contenenti amianto, tra i quali il cemento amianto, sono ancora presenti in Italia.

Come denunciato dall’Avv. Ezio Bonanni e dall’Osservatorio Nazionale Amianto (Il libro bianco delle morti di amianto in Italia-ed.2022), sono presenti ancora più di un milione di siti con amianto e materiali contenenti amianto. Ci sono ancora milioni di tonnellate (circa 40) in più di un milione di siti e micrositi con amianto.

L’amianto è tutt’ora presente nelle abitazioni e negli edifici pubblici, tra i quali scuole ed ospedali:

  • Lastre/onduline in cemento-amianto;
  • Canne fumarie in amianto e contenenti amianto;
  • nei serbatoi per acqua in asbesto cemento eternit;
  • all’interno di pannelli isolanti;
  • nelle coibentazioni di tubature;
  • piastrelle dei pavimenti vinilici

La messa al bando dell’amianto con la legge 257 del 1992

Con la L. 257/92, avente ad oggetto “Norme relative alla cessazione dell’impiego dell’amianto“, è stata vietata l’estrazione, la lavorazione e la commercializzazione di materiali in amianto e contenenti amianto.

L’uso dell’amianto fu rilevante nell’edilizia e in altri comparti. In Italia, solo a partire dal 1994, si è arrestata la produzione di amianto e di materiali contenenti amianto.

Gli altri usi dei minerali di amianto: ferrovie, navi etc…

I minerali di amianto, ovvero asbesto, sono stati utilizzati nei mezzi di trasporto, per le sue qualità ignifughe ed isolanti. In più, l’amianto evita gli incendi. L’incendio della metropolitana di Parigi del 10 agosto del 1903, ha inaugurato l’utilizzo di amianto nel settore dei mezzi di trasporto.

I materiali di asbesto sono stati utilizzati nei mezzi di trasporto, rispettivamente:

  • Per i rivestimenti di treni, navi e autobus;
  • freni e frizioni;
  • Negli schermi parafiamma;
  • guarnizioni;
  • vernici e mastici “antirombo”.

In passato l’amianto è stato impiegato in:

  • Adesivi e collanti;
  • Tessuti ignifughi per arredamento come tendaggi e tappezzerie;
  • per imballaggio;
  • per abbigliamento ignifughi e non come feltri per cappelli, cachemire sintetico, coperte, grembiuli, giacche, pantaloni, ghette, stivali;
  • Carta e cartone (filtri per purificare bevande, filtri di sigarette e da pipa, assorbenti igienici interni, supporti per deodoranti da ambiente, suolette interne da scarpe);
  • Nei teatri, soprattutto per realizzare le scenografie e alcuni dettagli di scena, come la neve, oppure strumenti protettivi in scene in cui si utilizzava il fuoco;
  • Sabbia artificiale per giochi dei bambini;
  • Trattamento del riso per il mercato giapponese.

Eternit sinonimo di amianto e la magia dell’indistruttibilità

Dai tempi più antichi, fino ad oggi, l’uso dell’amianto è stato ammantato dal mistero. Rituali magici ed esoterici. I Persiani e anche i Romani usavano l’amianto e i teli di amianto per avvolgere i defunti prima di cremarli. In questo modo, si ottenevano ceneri “più pure“.

Lana della salamandra: il mito dell’animale che non brucia

L’amianto era considerato la “lana della salamandra“. Questo animale sfidava il fuoco senza subire danni.

Marco Polo, nel suo libro “Il Milione“, racconta dell’uso dell’amianto in Cina, sia nel settore tessile che in quello medico. Si pensi che l’amianto, fino agli anni ’60, era ancora presente in farmaci poichè è un materiale capace di contrastare la sudorazione dei piedi ed erano molto resistenti le otturazioni dentali con questo minerale.

L’amianto nell’industria di fine ‘800

L’amianto fu utilizzato per la prima volta in Austria, nel 1800. Poi, ai primi del ‘900, l’asbesto venne utilizzato nelle metropolitane di Parigi e di Londra, per sostituire i materiali presenti, facilmente infiammabili.

Mentre, nel 1932, l’amianto venne usato per la coibentazione del transatlantico Queen Mary, e così, successivamente, anche in tante altre navi in dotazione alla Marina Militare.

La prima macchina per la produzione di tubi in cemento amianto è stata costruita da un ingegnere italiano nel 1912. In Italia, la produzione e l’uso di materiali di amianto ha avuto fine con l’entrata in vigore dell’art. 1, L. 257/92. Questo divieto è entrato in vigore nell’aprile del 1993, con deroghe fino all’aprile del 1994, fino all’esaurimento scorte.

Pericolo amianto danni alla salute

Ci sono con l’utilizzo di eternit rischi per la salute umana. I minerali di asbesto sono dannosi per la salute. Provocano diverse amianto eternit malattie, fibrogene e cancerogene. Inizialmente, soltanto l’asbestosi fu tabellata come malattia professionale, inserita nella lista I dell’INAIL. Poi, sono stati riconosciuti gli effetti lesivi delle fibre sul sistema cardiocircolatorio. Si tratta delle c.d. complicanze cardiache.

Le malattie infiammatorie da amianto, poi, sono state riconosciute anche nelle placche della pleura e nell’ispessimento pleurico. Questi ultimi costituiscono la fase infiammatoria che può evolvere nel mesotelioma pleurico.

L’eternit e la capacità delle fibre di evolvere in cancro

L’eternit ovvero, il cemento amianto, era un impasto di cemento con il crisotilo. Infatti, solo una minima parte era di crocidolite e di amosite.

Tuttavia, anche il crisotilo è cancerogeno. Così lo conferma lo IARC nella sua ultima monografia “Asbestos – chrysotile, amosite, crocidolite, tremolite, actinolite and anthophyllite“.

Tanto è vero che tutti coloro che sono stati adibiti a queste lavorazioni sono deceduti per malattia asbesto correlata. Nella monografia IARC, è dimostrato che tutte le fibre provocano tumore.

Così, “All types of asbestos cause lung cancer, mesothelioma, cancer of the larynx and ovary, and asbestosis (fibrosis of the lungs). Exposure to asbestos occurs through inhalation of fibres in air in the working environment, ambient air in the vicinity of point sources such as factories handling asbestos, or indoor air in housing and buildings containing friable (crumbly) asbestos materials”. 

Quindi è molto importante tener conto di quello che è riportato nella monografia IARC, e del fatto che tutti i minerali di amianto siano cancerogeni, compreso il crisotilo, che è presente per il 15% nell’eternit.

Queste fibre quando si disperdono nell’aria o nell’acqua, sono cancerogene. L’INAIL identifica nell’amianto la causa di alcune neoplasie. Tra queste, il mesotelioma, tumore del polmonelaringe e delle ovaie, con assoluta certezza scientifica.

Quindi queste malattie sono state inserite nella lista I debbono essere riconosciute. Poi ci sono tutte le altre, tra le quali quelle della lista II, come i tumori della faringe, dello stomaco, del colon retto e, nella lista III, l’esofago.

Eternit e tumore allo stomaco e riconoscimento INAIL

Il tumore allo stomaco o gastrico si sviluppa sul rivestimento dello stomaco. Ogni anno sono registrati oltre 250.000 nuovi casi, con oltre 100.000 morti. Tra i fattori di rischio che causano questo tipo di cancro vi sono soprattutto l’amianto e le radiazioni ionizzanti.

Negli ultimi anni, infatti, molti studi hanno identificato anche colangiocarcinoma una delle patologie specifiche causate dall’amianto. Infatti, queste malattie non sono inserite nella lista I.

Dunque l’impegno dell’ONA è quello di ottenere la tutela delle vittime, oltre che naturalmente prevenire i danni alla salute. Quindi per prevenire i danni alla salute provocati dall’amianto nell’acqua, è fondamentale la sostituzione delle tubature in eternit. Infatti, le tubature degli acquedotti sono state realizzate in cemento amianto.

Poi con i terremoti e con altro, queste tubature hanno cominciato a fessurarsi e quindi a discigliere nell’acqua le fibre di amianto. Al momento, il tumore dello stomaco è inserito nella lista II, ragione per la quale l’onere della prova è a carico dell’assicurato.

Eternit: Tumore dello stomaco, prevenzione primaria e tutela legale

Quindi è molto importante per prevenire il danno alla salute che si evitino le esposizioni alle fibre di amianto dovute all’uso dell’eternit. Purtroppo vi sono molti casi in cui le esposizioni ci sono già state. In questi casi è fondamentale la sorveglianza sanitaria. Così è possibile ottenere la diagnosi precoce, oltre che la certificazione per attivare il percorso legale.

Solitamente la diagnosi tumore allo stomaco avviene attraverso biopsia realizzata durante l’endoscopia. I lavoratori esposti ad amianto dovrebbero sottoporsi a controlli sanitari periodici per una diagnosi tempestiva. Tuttavia la scarsità e genericità dei sintomi di questo tipo di cancro, nella fase iniziale, ritarda notevolmente la diagnosi. Un ritardo diagnostico comporta un tasso di sopravvivenza a 5 anni inferiore al 10% dei casi.

Dopo la diagnosi di tumore dello stomaco o di altre malattie asbesto correlate e di altre neoplasie, occorre verificare se ci possa essere un’eziopatogenesi professionale. Per questo motivo, la Srl Colombo Servizi ha stipulato una convenzione con l’avv. Ezio Bonanni, Presidente dell’Osservatorio Nazionale Amianto e titolare dell’omonimo studio legale. L’avv. Ezio Bonanni è il pioniere della difesa delle vittime dell’amianto in Italia. La società, attraverso questo servizio di consulenza gratuita online, permette di avere un parere legale per iscritto, per stabilire se attivare o meno la tutela legale.

Danni alla salute: Tumore al colon

Il cancro al colon, con 610.000 morti all’anno nel mondo, è la terza forma più comune di tumore (il 10% di tutti i cancri). Nel 2012 i nuovi casi sono 1,4 milioni e 694.000 decessi, di cui il 65% nei Paesi sviluppati.

Lo IARC (Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro) ha confermato che tra gli agenti eziologici del tumore al colon vi è l’amianto.

Le vittime di tumore al colon hanno diritto all’indennizzo INAIL e altri diritti e benefici contributivi, oltre alla rivalutazione del periodo di esposizione amianto con il coefficiente 1,5. Sapere il valore di questo coefficiente è utile per accedere al pensionamento immediato e per rivalutare la prestazione economica.

In caso di decesso, il coniuge superstite ha liquidata il risarcimento INAIL o rendita INAIL nella misura del 50% della prestazione spettante alla vittima (rendita di reversibilità) e ai figli nella misura del 20% per ognuno, a condizione che non superi l’iniziale 100%.

Epidemia di malattie asbesto correlate

In seguito all’epidemia di patologie asbesto correlate, manifestata già negli anni ’40 e ’50 e via via in maniera sempre più abnorme, si è tentato di porvi rimedio, prima di tutto con la L. 455/1943, con indennizzo dell’asbestosi.

Successivamente, sono state adottate ulteriori norme cautelari. Oltre all’art. 2087 c.c., si aggiunge la tutela dei lavoratori dell’amianto, con gli artt. 4, 19, 20 e 21 del d.p.r. 303/56. In più, è stata disposta l’applicazione di norme di protezione individuale. In particolare maschere protettive, sulla base degli artt. 377 e 387 del d.p.r. 547/55.

Sulla base delle risultanze scientifiche, è emerso che tutte le esposizioni ad amianto sono dannose per la salute, senza alcun limite di soglia (direttive n. 477/83/CEE – quarto considerando – e n. 148/2009/CE – undicesimo considerando), il Legislatore è intervenuto con la messa al bando del minerale (L. 257/92: Normativa amianto in Italia).

Danni alla salute per aerodispersione

L’aerodispersione di polveri e fibre di amianto è dannosa per la salute umana. La pericolosità dell’asbesto si lega all’indice dell’aerodispersione, sulla base del D.M. 06.09.1994.

Eternit: come prevenire il danno alla salute

Data eternit pericolosità, l’ONA e l’Avv. Ezio Bonanni raccomandano di evitare ogni forma di esposizione. Il danno amianto è in proporzione all’entità dell’esposizione per intensità e durata. In più, ci sono anche dei rischi di natura ambientale.

In Italia ci sono 58.000.000 di metri quadrati di coperture in cemento amianto, di cui 20.296 sono siti industriali, 50.744 sono edifici pubblici, 214.469 sono edifici privati, 65.593 le coperture in cemento amianto e 18.945 altra tipologia di siti (cit. “Il libro bianco delle morti di amianto in Italia“, pag. 42).

Quindi, anche per quanto riguarda le c.d. onduline in eternit, sussiste il rischio. Infatti con le piogge, il vento etc… il cemento perde il suo potere aggrappante, e le fibre si disperdono.

Poiché tutte le esposizioni, anche quelle a bassa dose, sono dannose, perché creano infiammazione e si cumulano con le altre, il rischio è costante. Infatti, stiamo assistendo ad un continuo aumento di casi di mesotelioma, anche nei casi di utilizzo di amianto nelle scuole e negli ospedali.

Si tratta, in questi casi, di esposizioni non tanto elevate dovute all’utilizzo dell’amianto nell’edilizia. In altri casi c’è il rischio dovuto all’uso di amianto nelle tubature, in particolare quelle dell’acqua potabile.

La prova scientifica del danno anche a basse dosi

L’amianto e i materiali contenenti amianto, tra cui il cemento amianto, sono dannosi per la salute. Infatti, anche in matrice compatta vi è aerodispersione di fibre. Oltre che per i normali effetti del decorso del tempo e degli agenti atmosferici, le aerodispersioni sono dovute alle attività manutentive dell’amianto eternit.

Le fibre che si aerodisperdono dai materiali in eternit, ancora oggi, provocano, prima di tutto, infiammazione. L’infiammazione da amianto è la base del mesotelioma e di altre malattie asbesto correlate di natura tumorale.

Nella pubblicazione “Aspirin delays mesothelioma growth by inhibiting HMGB1-mediated tumor progression, si ribadisce la capacità infiammatoria delle fibre.

La stessa Corte di Cassazione, IV Sez. Penale, n. 45935/2019, ha chiarito che l’infiammazione è il terreno fertile per la degenerazione neoplastica. Specialmente per quanto riguarda l’insorgenza del mesotelioma e di altre malattie tumorali, anche le esposizioni a basse dosi sono dannose e rischiose.

Malattia professionale indennizzo INAIL

Nel caso di danni eternit per via dell’aerodispersione delle fibre, che comunque sussiste, nel caso di danno biologico, si deve attivare la tutela INAIL.

Per poterlo fare, è necessario affidarsi a medici esperti, come i medici volontari ONA, che possono inoltrare il modello 5ss, e così attivare la procedura amministrativa di riconoscimento. Le malattie della lista I (asbestosi, placche ed ispessimenti; mesotelioma, tumore della laringe, delle ovaie), si presumono di origine professionale.

Quindi l’INAIL le deve indennizzare. Poi ci sono quelle della lista II, per le quali l’onere della prova è a carico del lavoratore.

Per l’indennizzo INAIL è necessario seguire la procedura consigliata dalla Colombo Servizi S.r.l. consulenza online tutela INAIL amianto.

E’ necessario ottenere la prima certificazione di malattia professionale e poi chiedere la liquidazione delle prestazioni previdenziali:

Prepensionamento / pensione amianto eternit

Nel caso in cui sussista il riconoscimento della natura professionale di patologia asbesto correlata, sussiste il diritto ai benefici contributivi ex. art. 7 legge 257/92. In questo modo, i contributi del periodo di esposizione ad amianto debbono essere conteggiati con il coefficiente 1,5 utile a maturare il diritto a pensione.

Dunque, queste prestazioni valgono anche per la rivalutazione delle prestazioni già in godimento. In questi casi si ha diritto a ricostituire la posizione previdenziale e quindi a riliquidare la pensione con adeguamento delle prestazioni.

Inoltre, nel caso in cui pur con l’accredito delle maggiorazioni amianto non si matura il diritto a pensione, si può chiedere la pensione di invalidità amianto ai sensi dell’art. 1 comma 250 della Legge 232/2016.

Nel caso in cui l’esposizione eternit non provochi malattie, sussiste comunque il diritto ai benefici contributivi amianto.

Risarcimento danni amianto

In caso di malattia professionale asbesto correlata, oltre all’indennizzo INAIL, sussiste il diritto al risarcimento di tutti i danni.
Le malattie asbesto correlate sono invalidanti e provocano danno biologico e, in molti casi, la morte. Le malattie asbesto correlate, tra le quali il mesotelioma, da quello pleurico a quello peritoneale, quello pericardico e della tunica vaginale del testicolo, purtroppo, sono sempre ad esito infausto. Anche i famigliari delle vittime subiscono danni gravi.

La Colombo Servizi S.r.l. assiste sia le vittime amianto che i loro famigliari:

La tutela vittime amianto Colombo Servizi S.r.l.

La Colombo Servizi S.r.l. tutela le vittime dell’amianto. Grazie alla consulenza dell’Avv. Ezio Bonanni, la società Colombo Servizi tutela le vittime dell’amianto. La tutela è prima di tutto quella preventiva, cioè evitare l’esposizione, come raccomandato dalla revisione del Consenso di Helsinki.