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Arma dei Carabinieri: l’Ona offre tutela e assistenza

 

Arma dei Carabinieri: l’Ona offre tutela e assistenza

L’Arma dei Carabinieri, risalente alle Regie Patenti del 1814, ha la funzione di difendere l’ordine e la sicurezza pubblica.

In qualità di organizzazione facente parte delle Forze armate, anche il personale dell’Arma dei Carabinieri è stata spesso a contatto ed esposizione con sostanze tossico-nocive per la salute. Per tali motivi, l’ONA, ha istituito un dipartimento apposito che garantisce assistenza medica e legale gratuita per tutte le vittime del dovere dell’Arma dei Carabinieri.

 

Indice

Funzioni e compiti dell’Arma dei Carabinieri

Innanzitutto, bisogna evidenziare come, di fatto, i provvedimenti adottati tra il 2000 e 2010, hanno consolidato funzioni storicamente già svolte dall’Arma dei Carabinieri. Infatti, l’Arma:

  • Assicura lo svolgimento di molteplici compiti: sostanzialmente, partecipa e sovraintende alla difesa della Patria, alle missioni di mantenimento e ripristino della pace e sicurezza internazionali, alla sicurezza delle sedi diplomatiche e consolari italiane all’estero;
  • Ordine e sicurezza pubblica: dal controllo del territorio, ai servizi di ordine pubblico, alla tutela degli interessi collettivi
  • In caso di pubbliche calamità, provvede ad assicurare la continuità del servizio e concorre alla tutela del bene collettivo
  • Esercita funzioni di polizia giudiziaria militare e, in via esclusiva, di polizia militare per le forze Armate Italiane.

Struttura organizzativa dell’Arma dei Carabinieri

Costituita nel 1814, l’Arma dei Carabinieri è stata definita come “Forza Armata in servizio permanente di pubblica sicurezza, anche nell’ambito dell’Esercito Italiano.

Solo nel 2000, l’Arma dei carabinieri è stata elevata a Forze Armate. In tale occasione, è stata data collocazione autonoma all’organizzazione in esame, sempre nell’ambito del ministero della Difesa.

Successivamente, con D.lgs. n. 66 del 2010, si è confermata la collocazione autonoma riconosciuta nell’ambito del Ministero della Difesa, con il rango di FFAA. Inoltre, sempre in tempi recenti, il D.lgs. n- 177 del 2016 ha istituito l’organizzazione per la tutela forestale, ambientale ed agroalimentare.

L’Arma dei Carabinieri ha una precisa struttura organico-gerarchica e le attività istituzionali sono ripartite tra le diverse organizzazioni, cioè:

  • Comando centrale;
  • addestrativo;
  • territoriale
  • mobile
  • tutela forestale, ambientale e agroalimentare;
  • esigenze specifiche.

Inoltre, i carabinieri dipendono:

  • Dal Capo di Stato Maggiore della Difesa e dal Ministro della Difesa, per l’assolvimento dei compiti militari in qualità di Forza Armata;
  • Dal Ministro dell’Interno, in qualità anche di Forza di Polizia, per adempiere ai compiti di ordine e sicurezza pubblica;
  • Dai titolari dei Dicasteri di riferimento, per quanto riguarda i comandi e reparti costituiti per la difesa di specifici interessi e bene collettivi;
  • Dai titolari di Organi o Autorità nazionali, per gli ulteriori reparti che assolvono a compiti determinati;
  • Dall’Autorità Giudiziaria, per l’espletamento delle attività di polizia giudiziaria e secondo le norme di procedura penale.

Fattori di rischio e danni alla salute per l’arma 

Quotidianamente, il personale dell’Arma dei Carabinieri corre incalcolabili rischi nello svolgimento del proprio lavoro. Tra questi, rientra senza dubbio alcuno anche l’esposizione ad agenti tossici e cancerogeni, come amianto, uranio impoverito, gas radon e radiazioni ionizzanti.

Difatti, è stato appurato che inalare o ingerire le fibre d’amianto causa gravissime infiammazioni che spesso trasmutano in patologie asbesto correlate e neoplasie. Il numero di casi di malattie legate all’amianto (detto anche asbesto) è sconcertante. Per questi motivi, occorre denunciare questa condizione inaccettabile, bonificando per prima cosa i siti contaminati (prevenzione primaria).

La tutela della salute è fondamentale e la sola bonifica non basta. L’ONA, per questa ragione, preme affinché venga predisposta adeguatamente anche la sorveglianza sanitaria (prevenzione secondaria) e la tutela dei diritti lesi (prevenzione terziaria).

Le più comuni patologie asbesto correlate Lista INAIL

Le principali malattie asbesto correlate, di origine professionale, sono:

  • Asbestosi;
  • Placche pleuriche;
  • Ispessimento pleurico
  • Mesoteliomi: pleurico, pericardico, peritoneale, tunica vaginale del testicolo;
  • Tumori: polmone, laringe, faringe, ovaie, stomaco, colon-retto, esofago

Esposizione ad ulteriori sostanze cancerogene

Nello svolgimento delle proprie funzioni, indispensabili per la Nazione, l’Arma dei Carabinieri può essere soggetta ad ulteriori agenti tossico-nocivi per la salute:

  • Uranio impoverito
  • Gas radon
  • tricloroetilene, tetrafluoroetilene ad altri agenti clorurati
  • fumi di scarico di motori endotermici funzionanti a gasolio e a benzine
  • campi elettromagnetici
  • radiazioni ionizzanti
  • piombo e suoi composti organici ed inorganici
  • idrocarburi policiclici aromatici (IPA)
  • Idrocarburi aromatici non policiclici
  • Benzene
  • fibre artificiali isolanti (fibre di vetro, di roccia, di ceramica, ecc.)

Riconoscimento malattia professionale Arma dei Carabinieri

Coloro che contraggono una malattia sul lavoro, hanno diritto al riconoscimento della causa di servizio e dello status di vittime del dovere. In tal modo, sarà possibile ottenere la pensione privilegiata e l’equo indennizzo. Quindi, in caso di lesione del diritto alla salute, garantito dagli artt. 2087 c.c. e dal 32 Cost., il personale dell’Arma dei Carabinieri ha diritto al riconoscimento della causa di servizio.

Ai fini del riconoscimento della malattia professionale, il carabiniere che si è ammalato deve, necessariamente, dimostrare il nesso di causalità. In poche parole, la patologia di cui si soffre deve essere funzionalmente dipendente e correlata al lavoro svolto ed al relativo contesto lavorativo.

Nel caso in cui si ottenga il riconoscimento, alla vittima verrà corrisposta una rivalutazione del periodo contributivo. Per questo motivo, si matura anche il diritto alla pensione e alla rivalutazione della prestazione medesima. Inoltre, se la patologia non dovesse rendersi manifesta, si potrà comunque aspirare alla rivalutazione contributiva.

Vittime del dovere Arma dei Carabinieri

Il personale leso nel suo bene più importante, la salute, per causa di servizio, potrà richiedere ed ottenere il riconoscimento dello status di vittima del dovere. Questo, fa da garanzia per l’accesso sia all’equo indennizzo che alle prestazioni previdenziali aggiuntive.

Inoltre, con l’evoluzione giurisprudenziale, chi è stati vittima di infermità ed invalidità per esposizione a cancerogeni, sono equiparati alle vittime di terrorismo e criminalità organizzata. Per questa ragione, la vittima del dovere ha diritto anche a:

  • Speciale elargizione;
  • Assegno mensile vitalizio per l’importo di €500,00, in luogo del minor importo di €258,23, per effetto della equiparazione alle vittime del terrorismo e della criminalità organizzata;
  • Speciale assegno vitalizio, per l’importo di €1.033,00, con decorrenza dal 02/05/1992;
  • Incremento della retribuzione pensionabile di una quota del 7,5%, ai fini della pensione e dell’indennità di fine rapporto (TFR), o altro trattamento equipollente;
  • Aumento figurativo di 10 anni di versamenti contributivi ai fini della pensione, come per pensioni militari Marina, e della buona uscita;
  • Esenzioni dall’IRPEF delle prestazioni;
  • Diritto al collocamento obbligatorio con precedenza rispetto ad altra categoria di soggetti e con preferenza a parità di titoli;
  • Borse di studio esenti da imposizione fiscale;
  • Esenzione dalla spesa sanitaria e farmaceutica, esenzione ticket estesa anche ai medicinali di fascia C e anche in favore dei familiari;
  • Assistenza psicologica a carico dello Stato;
  • Esenzione dall’imposta di bollo per tutti gli atti connessi alla liquidazione dei benefici;

 

Arma dei Carabinieri: assistenza medica e legale gratuita

Arma dei Carabinieri

Il diritto al risarcimento danni per il personale militare 

Tra i vari diritti spettanti alle vittime appartenenti all’Arma dei Carabinieri, in aggiunta alle varie indennità, si prevede l’integrale risarcimento danni. Per quanto riguarda il calcolo del risarcimento, ci si affida alle Tabelle del Tribunale di Milano.

Il risarcimento, diretto alla riparazione del pregiudizio subito, riguarda sia i danni patrimoniali che quelli non patrimoniali:

  • Pregiudizio patrimoniale: danno emergente e lucro cessante;
  • non patrimoniale: danno biologico (lesione integrità psicofisica), danno morale (sofferenza fisica e spirituale) e danno esistenziale (peggioramento qualità della vita)

Tutela superstiti delle vittime del dovere Arma Carabinieri

In caso di decesso della vittima del dovere, i superstiti vanno tenuti in considerazione secondo quanto segue: prima il coniuge e gli orfani, poi i genitori e fratelli.

In questo caso, sussiste il diritto ad ottenere le prestazioni maturate dalla vittima in vita e alla costituzione delle prestazioni in favore dei superstiti. Secondo quanto sancito dall’art. 6 della L. 466/80, e con la liquidazione anche dello speciale assegno vitalizio di cui all’art. 5 L. 206/2004, pari ad €1.033,00. Così anche per l’assegno vitalizio di cui all’art. 2 della L. 407/1998, nell’importo di €500,00, mensili. Oltre alle perequazioni, ex art. 11 del D.L. 503/1992, nonché gli ulteriori benefici di cui agli artt. 8, 9 e 10 della L. 206/2004.

Assistenza medica e legale vittime Arma dei Carabinieri

La tutela del personale facente parte dell’Arma dei Carabinieri, assieme a tutte le organizzazioni delle FFAA e del Comparto Sicurezza, risulta non soltanto necessaria, ma doverosa. Difatti, il minimo che si può fare è rispettare e proteggere coloro che sacrificano la propria vita per il bene di tutti.

Per queste ragioni, l’Osservatorio Vittime del Dovere, assieme all’Associazione ONA-Osservatorio Nazionale Amianto, fornisce assistenza medica e legale gratuita a tutte le vittime.

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