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Colombo Servizi Srl

Assistenza Risarcimento Amianto

Bonus Amianto: incentivi per lo smaltimento

 

Bonus Amianto: incentivi per la rimozione

Bonus Amianto è uno degli incentivi eternit che si può richiedere per la rimozione di amianto. Infatti la bonifica di un’area dalla presenza di eternit è la prevenzione principale, per combattere l’insorgere di danni alla salute ai cittadini.

L’Italia è stato uno dei più importanti produttori e utilizzatori dell’amianto o eternit al mondo. Infatti, fino alla sua messa al bando con la Legge 257/92, ne sono state lavorate e prodotte, solo in Italia, 3.748.550 tonnellate. La produzione maggiore si è raggiunta nel 1976 con ben 164.788 tonnellate. Inoltre l’uso, fino al 1987, si è mantenuto costantemente sopra le 100.000 tonnellate annue.

In quegli anni studi scientifici hanno dimostrato come le fibre di amianto, se inalate o ingerite, possano causare gravi danni alla salute umana. Infatti all’esposizione a questo materiale sono collegate le malattie asbesto correlate e mesoteliomi.

L’Avv. Ezio Bonanni, nella sua opera “Il libro bianco delle morti d’amianto in Italia-ed.2022“, riporta come in molti edifici scolastici, ospedali e altre strutture pubbliche ci sia la presenza di fibre di amianto. Inoltre il problema amianto coinvolge anche altri settori come quello navale e degli aeromobili e stabilimenti industriali. La presenza ancora massiccia di eternit è dovuta alla mancanza di obblighi per la bonifica e agli alti costi. Per questo usufruire del bonus eternit può essere un’ottima soluzione per arginare questo problema che causa di anno in anno migliaia di vittime.

La Colombo Servizi S.r.l, insieme all’ONA-Osservatorio Nazionale Amianto, fornisce l’assistenza risarcimento amianto a tutti i cittadini che sono colpiti da patologie asbesto correlate. Questi possono richiedere una consulenza medica e legale gratuita.

S.O.S. tutela legale e medica esposizione amianto

Bonus Amianto

 

Indice

Tempo di lettura: 8 minuti

Bonus Amianto: quali sono gli incentivi?

Per favorire gli interventi di bonifica amianto, lo Stato è ha stanziato per rimozione amianto incentivi. Il bonus amianto è stato creato nel 2016, grazie al decreto del Ministero dell’Ambiente. Questa misura consente a chiunque sia titolare di un reddito d’impresa di avere un credito d’imposta del 50% per tutti gli interventi di bonifica e di smaltimento di amianto su edifici presenti nel territorio italiano. Questi sono gli incentivi rimozione amianto.

Si ha diritto al bonus quando il costo totale dei lavori è compreso tra i 20.000 e i 400.000 euro. L’agevolazione, poi, verrà erogata attraverso 3 quote annuali. Tra le spese riconosciute vi sono quelle della consulenza professionale e quelle degli interventi di smaltimento di amianto o eternit in lastre, coperture o tubazioni. Invece per amianto rimozione incentivi non coprono i costi per la ricostruzione delle coperture o per altri lavori successivi alla bonifica.

Quando si effettua la bonifica dall’amianto è importante che l’intervento sia realizzato da personale esperto, nel rispetto della normativa vigente, per ottenere rimozione eternit incentivi amianto.

Bonus amianto rimozione: beneficiari e requisiti

beneficiari dell’incentivo amianto sono i privati, persone fisiche ed enti non commerciali, nei limiti del 20% del reddito imponibile, e i titolari di reddito d’impresa, nei limiti del 10 per mille dei ricavi annui.

Per poter fare domanda per ricevere il bonus amianto è necessario rispettare alcuni requisiti. Occorre anche presentare una serie di documenti per accedere a incentivi rimozione eternit. Bisogna riportare il costo totale dei lavori e delle singole spese e il valore del credito d’imposta richiesto. Inoltre occorre dichiarare di non godere di altre agevolazioni riguardanti le stesse spese.

A questi si aggiungono i documenti fiscali attestanti le spese sostenute e il piano di lavoro per ciascun intervento di bonifica effettuato. Infine bisogna comunicare la fine dei lavori alla AUSL competente, allegando tutta la documentazione che attesta l’avvenuto smaltimento dell’amianto in discarica autorizzata e l’eventuale certificazione di restituibilità degli ambienti bonificati.

bonus amianto

Bonus Amianto: Ecobonus 110% per la rimozione

Esistono per bonifica eternit agevolazioni fiscali. Il Decreto Rilancio 2020 ha previsto l’Ecobonus 110%, detto anche Superbonus, per la riqualificazione energetica. Questo incentivo può essere utilizzato anche come Ecobonus rimozione amianto, ma ad alcune condizioni.

In dettaglio l’Ecobonus 110% permette di effettuare lavori di riqualificazione energetica e di miglioramento abitativo ad un costo pari a 0. Questo si verifica perché la detrazione fiscale supera le somme spese, grazie ad uno sconto in fattura pari al 110%. Per ottenere questi incentivi bonifica amianto può essere abbinata ad un intervento di efficientamento energetico. Infatti si possono installare dei pannelli fotovoltaici sul tetto e rimuovere l’asbesto presente.

Ecobonus 110%: quali sono i requisiti da rispettare?

Il Superbonus presente nel Decreto Rilancio 2020 consiste in un potenziamento al 110% della detrazione già prevista dall’articolo 14 del Decreto Legislativo del 4 giugno 2013 n. 63.  È possibile usufruire per bonifica amianto detrazioni fiscali. Si può usare l’Ecobonus per le spese documentate e a carico del contribuente, sostenute dal 1° luglio 2020 e fino al 31 dicembre 2021. In caso di smaltimento amianto incentivi saranno devoluti al richiedente attraverso cinque quote annuali di pari importo.

La detrazione viene calcolata su un ammontare complessivo delle spese, non superiore a 60.000 euro, moltiplicato per il numero delle unità immobiliari che compongono l’edificio. I criteri ambientali minimi che devono essere rispettati dai materiali e dai prodotti utilizzati, perché la detrazione del 110% sia applicabile, sono stabiliti nel decreto del Ministro dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare del 11 ottobre 2017.

Requisito fondamentale per accedere al superbonus è che gli interventi devono assicurare, anche congiuntamente, il miglioramento di almeno due classi energetiche dell’edificio. Nel caso in cui questo non sia possibile, si deve ottenere almeno il conseguimento della classe energetica più alta possibile, da dimostrare mediante l’attestato di prestazione energetica (A.P.E).

Bonus amianto rimozione dal tetto: installazione pannelli fotovoltaici

Si può far domanda per l’Ecobonus 110% anche per l’installazione di impianti fotovoltaici sul tetto, connessi alla rete elettrica. Questo può essere un buon modo per rimuovere l’amianto dal tetto, dato che questo intervento si unisce ad un modo per ottenere la riqualificazione energetica.

Infatti normalmente le spese di bonifica dell’amianto sono ingenti e ricadono interamente sui proprietari degli edifici. I costi variano a seconda della complessità del manufatto e delle misure di sicurezza necessarie allo smaltimento di questo pericoloso minerale. In questo modo si può usufruire della detrazione fiscale.

Le spese per cui si può far richiesta del Superbonus devono essere sostenute tra 1 luglio 2020 e 31 dicembre 2021 e l’ammontare complessivo di queste non devono essere superiore a 48.000 euro e comunque nel limite di spesa di 2.400 euro per ogni kW di potenza nominale dell’impianto solare fotovoltaico. Il limite di spesa per unità abitativa scende in caso di interventi di ristrutturazione edilizia, nuova costruzione e ristrutturazione urbanistica a 1.600 euro per ogni kW di potenza nominale.

L’incentivo eternit sarà ripartito in cinque quote annuali di pari importo. La condizione necessaria per accedere al bonus resta il fatto che l’installazione degli impianti sia eseguita congiuntamente ad uno degli interventi di riqualificazione energetica. Inoltre, anche in questo caso, i lavori di installazione dei pannelli fotovoltaici devono essere svolti da ditte professionali e bisogna conseguire l’attestato di prestazione energetica (A.P.E).

Bonus amianto: la necessità di effettuare la bonifica

Le fibre di eternit sono particolarmente pericolose per la salute, soprattutto se il materiale è friabile. Per questo effettuare la bonifica delle zone contaminate da eternit è molto importante. La frammentazione del materiale causa la dispersione nell’aria delle fibre, che possono essere inalate e causare gravi danni alla salute.

Le fibre, entrando in circolo nell’organismo, possono provocare l’infiammazione, che può portare all’insorgere del cancro. Questo meccanismo è descritto da Linton, van Zandwijk, Reid, Clarke, Cao, Kao (Inflammation in malignant mesothelioma – friend or foe?. Ann Cardiothorac Surg. 2012;1(4):516–522).

Anche IARC, nella sua monografia, conferma la pericolosità di tutte le esposizioni a fibre di asbesto. Non esiste, infatti, un valore limite sotto il quale il rischio si annulla. Anche quelle di minor entità possono essere dannose per la salute e devono essere evitate.

“There is sufficient evidence in humans for the carcinogenicity of all forms of asbestos (chrysotile, crocidolite, amosite, tremolite, actinolite, and anthophyllite). Asbestos causes mesothelioma and cancer of the lung, larynx, and ovary. Also positive associations have been observed between exposure to all forms of asbestos and cancer of the pharynx, stomach, and colorectum.”.

(Volume 100C – IARC Monographs)

La Colombo Servizi sostiene pienamente l’operato e la posizione dell’ONA e dell’Avv. Ezio Bonanni, che dichiarano fermamente sin dal 2008 la necessità primaria di bonifica, unica arma in grado di vincere questa battaglia.

Amianto-eternit: le malattie asbesto correlate

L’eternit provoca molte patologie asbesto correlate. Le principali sono l’asbestosi, le placche pleuriche, gli ispessimenti pleurici e i mesoteliomi. Tra i tipi di mesotelioma, il 93% dei casi riguarda quello pleurico. Poi ci sono il mesotelioma del pericardioperitoneale e della tunica vaginale del testicolo.

Nel VII Rapporto ReNaM sono censiti i casi di mesotelioma. Solo il settore edile riporta a 3.002 casi di mesotelioma, fino al 2015. Questo vuol dire che circa il 15% dei casi di mesoteliomi censiti, sono riscontrati in questo ambito.

L’OMS stima 107.000 decessi causati solo da mesotelioma, tumore del polmone e asbestosi di origine professionale. Se la malattia è causata dall’esposizione all’amianto nei luoghi lavorativi, le vittime hanno diritto alla rendita INAIL e al risarcimento dei danni amianto.

Assistenza legale per le vittime di Amianto-eternit

La Colombo Servizi S.r.l. tutela le vittime di amianto, grazie anche alla collaborazione con l’ONA e alla consulenza dell’Avv. Ezio Bonanni.

Se si ottiene il riconoscimento della natura professionale della patologia asbesto correlata, compresa nelle liste dell’INAIL, si ha diritto il diritto a ricevere l’indennizzo INAIL. Una volta che la domanda viene accettata dall’INAIL, la vittima potrà ricevere una rendita mensile, che viene stabilita in proporzione all’entità del danno biologico. In caso di decesso,  anche gli eredi della vittima possono fare richiesta della rendita di reversibilità.

Fondo vittime amianto per malattie asbesto correlate

Fondo vittime amianto è un’altra prestazione che possono richiedere le vittime di patologie asbesto correlate, comprese nelle tabelle delle malattie professionali dell’INAIL. Questa misura è stabilita dall’art.1, co. 241/246, L.244/2007.

La prestazione aggiuntiva viene erogata direttamente dall’INAIL, sommandosi alla rendita mensile o alla rendita in reversibilità in favore degli eredi.

Prepensionamento INPS e pensione d’invalidità

Dopo il riconoscimento da parte dell’INAIL dell’origine professionale della patologia asbesto correlata, il lavoratore ha diritto a benefici contributivi del 50% del periodo di esposizione nel luogo lavorativo. Si accede così al prepensionamento.

Se la vittima è già in pensione, questa maggiorazione gli permette di ottenere la rivalutazione dei contributi, utilizzando sempre il coefficiente 1,5. In caso, invece, che, nonostante l’accredito, il lavoratore non consegue il diritto alla pensione, l’articolo 1, comma 250, Legge 232/2016 stabilisce che il suo diritto alla pensione d’invalidità amianto.

Riconoscimento dello status di Vittima del dovere

Chi ha contratto malattie causate dall’esposizione ad amianto, nell’esercizio delle proprie funzioni presso le Forze Armate e il Dipartimento di Sicurezza, ha diritto allo status di vittima del dovere.

L’art.20 L.183/2010 stabilisce che, ottenuto il riconoscimento dell’origine professionale, chi ha operato nell’Esercito, nell’Aeronautica, nei Carabinieri e, soprattutto, nella Marina Militare, ha diritto a ulteriori prestazioni e benefici.

Questi, infatti, sono i settori più colpiti da questo tipo di patologie a causa dell’elevata presenza di amianto nelle basi a terra ma, soprattutto, nelle unità navali.

Richiesta risarcimento danni per esposizione ad eternit

In caso di malattia professionale asbesto correlata, oltre all’indennizzo INAIL, sussiste il diritto al risarcimento di tutti i danni. È fondamentale però dimostrare il nesso causale.

Oltre quindi all’indennizzo da parte dell’INAIL del danno biologico e patrimoniale per le diminuite capacità di lavoro, la vittima può richiedere l’integrale ristoro dei danni, cioè anche i danni morali ed esistenziali. In questo caso si fa valere la responsabilità contrattuale ed extracontrattuale. In caso di decesso, anche i familiari possono richiedere il totale ristoro dei danni subiti.

La quantificazione dei danni si stabilisce in maniera personalizzata. Si ha la liquidazione del differenziale del danno patrimoniale e del danno biologico, e il risarcimento danni morali ed esistenziali. I danni differenziali e complementari si stabiliscono con il metodo equitativo o sulla base delle tabelle del Tribunale di Milano.

Bonus Amianto: tutela e assistenza legale gratuita

La Colombo Servizi sostiene l’Osservatorio Nazionale Amianto. Entrambe salvaguardano i diritti sia delle vittime di amianto sia dei loro familiari.

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