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Assistenza Risarcimento Amianto

Immunoterapia e Mesotelioma Pleurico Maligno

 

Immunoterapia: cura del mesotelioma pleurico maligno

Il mesotelioma pleurico maligno è un tumore raro e aggressivo con prognosi infausta, che si sviluppa sulla superficie dei polmoni. È una malattia grave, associata all’esposizione all’amianto presente nei luoghi di lavoro o nell’ambiente circostante. Infatti, la sua forma di prevenzione primaria è rappresentata dalla bonifica dei siti contaminati per abbassare il più possibile i rischi da esposizione alla fibra killer. 

Come riferito dall’ONA (Osservatorio Nazionale Amianto, nato per tutelare e sostenere le vittime di amianto), le malattie amianto correlate, tra cui il mesotelioma pleurico, si manifestano solitamente dopo 10 – 30 anni dall’esposizione al minerale e arrivano a mietere fino a 7 mila persone l’anno

Difatti, ogni anno vengono diagnosticati circa 1.900 nuovi casi di mesotelioma pleurico. Nella maggior parte dei pazienti viene diagnosticata tardivamente una malattia diffusa, insensibile alla chirurgia e resistente a molti trattamenti clinici. La sopravvivenza mediana per il mesotelioma pleurico maligno è compresa tra i 12 e 14 mesi, mentre il tasso di sopravvivenza a cinque anni dalla diagnosi è inferiore al 10%.

Fino a poco tempo fa, nessun trattamento si era dimostrato efficace nell’influenzare positivamente la sopravvivenza globale correlata alla malattia. Grazie ad una importante decisione presa dalla Commissione Europea, il mesotelioma pleurico maligno ha finalmente una terapia nuova e più efficace.

 

Mesotelioma Pleurico Maligno

 

 

Indice

 

Immunoterapia passiva, nuovo standard di cura per il mesotelioma

Il 9 Giugno 2021, la Commissione Europea ha dato il via libera al nuovo standard di cura nel trattamento di prima linea del mesotelioma pleurico maligno non operabile. Inoltre, l’importante e recente decisione accende un barlume di speranza nei pazienti e nei loro familiari che possono valersi di un’aspettativa di vita più lunga grazie a mesotelioma nuove cure.

La decisione si basa su uno studio effettuato nel Dipartimento di Oncologia Toracica, Netherlands Cancer Institute e Università di Leiden, diretto dal Professor Paul Baas.

Lo studio è il CheckMate-743, il primo e unico studio positivo di fase 3 sull’immunoterapia usata in prima linea in 605 pazienti oncologici con mesotelioma pleurico maligno non operabile e non precedentemente trattato. I pazienti oncologici sono stati sottoposti a somministrazione combinata di anticorpi monoclonali mostrando un tasso di sopravvivenza globale superiore rispetto alle cure tradizionali a base di farmaci chemioterapici. 

La somministrazione combinata di due anticorpi monoclonali in prima linea per il mesotelioma pleurico maligno non operabile comporta la riduzione del 26% del rischio di morte per i pazienti oncologici rispetto al solo trattamento chemioterapico, confermando il raggiungimento dell’obbiettivo: una sopravvivenza globale superiore.

Durante la Conferenza, Paul Baas ha illustrato non solo i successi ottenuti  con la somministrazione combinata di due anticorpi monoclonali, Nivolumab e Ipilimumab, ma anche il loro profilo di sicurezza. Nella maggior parte dei casi, gli effetti indesiderati dei farmaci immunoterapici sono di entità lieve e possono essere gestiti facilmente cambiando il loro dosaggio

Quanto è efficace l’immunoterapia passiva per il mesotelioma pleurico

L’immunoterapia passiva mediante la somministrazione di anticorpi monoclonali presenta dei limiti. Il mesotelioma pleurico maligno, come la maggior parte dei tumori, comprende molteplici sottotipi istologici – epitelioide, sarcomatoide e bifasico – che non sempre rispondono allo stesso modo ai farmaci o alle terapie oncologiche classiche. I pazienti sottoposti agli anticorpi monoclonali che hanno beneficiato in assoluto della nuova terapia sono stati i pazienti con mesotelioma di tipo sarcomatoide e bifasico. Non è stato raggiunto lo stesso risultato nei pazienti affetti da mesotelioma pleurico di tipo epitelioide

Questi risultati, seppur “contenuti”, rappresentano un importante punto di partenza per la cura mesotelioma pleurico maligno. Con la nuova opzione di trattamento, oltre a cambiare l’approccio terapeutico rimasto invariato per più di 16 anni, si apportano miglioramenti significativi della sopravvivenza globale. L’Europa, che detiene il maggior tasso di incidenza di mesotelioma a livello globale, aveva proprio bisogno di restituire questa piccola ma importantissima speranza alle vittime.

“Un successo!” commenta l’Avv. Ezio Bonanni, che da anni è impegnato nella lunga battaglia contro l’amianto offrendo servizi di consulenza online gratuite per le vittime dell’amianto. L’altissima competenza dello staff medico, legale e tecnico è di supporto anche ai familiari delle vittime di amianto. A tre anni il 25% dei pazienti trattati con la combinazione era vivo, rispetto al 17% con la sola chemioterapia.

Mesotelioma pleurico maligno e immunoterapia: la ricerca

Uno studio internazionale, pubblicato a novembre 2023 su The Lancet, realizzato in 51 ospedali in Canada, Italia e Francia, ha dimostrato come l’immunoterapia con pembrolizumab in combinazione con la chemioterapia con platino e pemetrexed, in prima linea, abbia migliorato significativamente la sopravvivenza, riducendo il rischio di morte dei pazienti del 21%.

Inoltre nel 62% nei pazienti trattati con pembrolizumab in combinazione con la chemioterapia si è ottenuta la riduzione delle dimensioni del tumore. Questo aspetto è importante, perché la riduzione delle dimensioni del tumore in genere corrisponde a un miglior controllo dei sintomi respiratori e del dolore.

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Il servizio di assistenza medica gratuita  è coordinato dal Dott. Arturo Cianciosi, al quale ci si potrà rivolgere attraverso il servizio di consulenze gratuite. Inoltre, c’è la consulenza oncologica gratuita. Questa attività è fornita dagli oncologi ONA. Il Dipartimento della tutela delle vittime di mesotelioma pleurico si avvale della collaborazione del Prof. Marcello Migliore.