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Assistenza Risarcimento Amianto

Complicazioni cardiache causate dall’asbesto

 

Complicazioni cardiache causate dall’asbesto

L’asbesto è un minerale cancerogeno che, oltre a provocare malattie e tumori, può causare complicazioni cardiache. Per esempio può provocare cardiopatie, malattie cardiovascolari e danni respiratori, oltre ai tumori causati dall’amianto.

La cardiopatia è una malattia del cuore, che può avere origine anche da esposizioni ad amianto. Asbesto e amianto sono sinonimi. Le fibre di amianto procurano, infatti, infiammazioni nei polmoni. Amianto nei polmoni può causare placche pleuriche, ispessimento della pleura e asbestosi. Questo può portare la vittima ad avere difficoltà respiratorie e affaticamento cardiaco. Il maggiore sforzo del cuore è dovuto alla minore capacità del polmone di ossigenare il sangue. Si determinano, così, danni cardiaci e cardiovascolari.

L’amianto è altamente cancerogeno, come conferma IARC nella sua ultima monografia(IARC monographs on the evaluation of carcinogenic risks to humans, A review of human carcinogens: arsenic, metals, fibres and dusts). Le patologie da amianto collegate con esso sono in continuo aumento. Questo perché si è verificato, in campo edile, un uso massiccio del fibrocemento asbesto fino a metà degli anni ’90. I ritardi nello smaltimento e bonifica Eternit hanno portato al perdurare delle esposizioni fino ad oggi.

L’Osservatorio Nazionale Amianto e l’Avv. Ezio Bonanni si occupano della tutela delle vittime di queste patologie asbesto correlate. Grazie alla collaborazione con l’ONA Aps, il portale Colombo Servizi S.r.l. di assistenza risarcimento amianto permette di chiedere la consulenza medica e tutela legale gratuita.

Complicazioni cardiache: assistenza medica gratuita

Complicazioni cardiache

Indice

Tempo di lettura: 8 minuti

Cardiopatia: cosa significa e quali sono le cause

Con i termini cardiopatia cardiaca o cardiopatia respiratoria si intendono le patologie cardiache e le malattie che colpiscono il cuore. Queste possono essere sia di tipo organico che funzionale.

Il cuore è un organo muscolare, centro propulsore del sangue e della linfa. Si trova tra i due polmoni ed è costituito da cellule striate e autoritmiche. L’organo può essere colpito da cardiopatie, che si distinguono in congenite, cioè presenti nella vittima dalla nascita, o acquisite. Quest’ultime insorgono successivamente per diverse cause, tra cui l’esposizione sui luoghi di lavoro all’amianto.

Le possibili cause di una patologia cardiaca sono molteplici. In primo luogo vi è l’esposizione ad asbesto. Altri fattori di rischio sono l’invecchiamento, cause infettive, un’alimentazione ricca di zuccheri e carboidrati.

Per quanto riguarda, invece, la cardiopatia polmonare, essa è una complicazione che insorge con l’asbestosi. Infatti le amianto malattie e i tumori causati dall’esposizione alle fibre killer possono coinvolgere diversi organi e causare complicazioni cardiache, patologie cardiovascolari e difficoltà cardiocircolatorie.

Malattie cardiovascolari, mesotelioma pericardico e asbestosi

Le complicazioni cardiache posso essere provocate da malattie che colpiscono l’apparato cardio-vascolare. Esempi sono le aritmie cardiache, l’ictus, l’infarto del miocardio, l’ipertensione e pericarditi.

Il cuore può essere aggredito anche da malattie neoplastiche, tra cui il mesotelioma pericardico. Questo tipo di mesotelioma, come gli altri tipi, è inserito nella lista I dell’INAIL delle malattie asbesto correlate. L’esposizione ai minerali di amianto è l’unico fattore che causi questa neoplasia. Il 93% dei casi di mesotelioma è di tipo pleurico. Invece il mesotelioma peritoneale riguarda il 5% del totale dei casi di mesotelioma. A questi due casi si aggiungono i mesoteliomi del pericardio e della tunica vaginale del testicolo, che coprono ciascuno circa l’1% dei casi.

Infine, un’altra patologia causata dall’esposizione ad asbesto è l’asbestosi. È una malattia polmonare cronica, che insorge dopo un’esposizione intensa e prolungata all’agente cancerogeno. Nel 2015, infatti, ha colpito circa 157.000 persone, di cui 600 solo in Italia, e provocato 3.600 decessi.

La malattia è associata spesso alle placche della pleura e agli ispessimenti pleurici. Nella vittima l’asbestosi può evolvere in insufficienza respirazione e complicazioni cardiache, causando cardiopatie dilatatorie e danni al cuore.

Cardiopatia da amianto: il progresso degli studi scientifici

Già a metà degli anni ’50 le ricerche scientifiche evidenziarono nefasti effetti amianto e della sua esposizione sul sistema cardiocircolatorio. Queste confermano la correlazione tra amianto e danni cardiaci. In particolare nel 1956 fu approfondito il problema delle pneumoconiosi nei lavoratori portuali, notoriamente esposti a massicce quantità di amianto. Lo studio riuscì a confermare la stretta correlazione tra asbesto e insorgenza di danni cardiaci e respiratori, tra cui l’asbestosi (F. Molfino, D. Zannini, Malattie polmonari da polveri nei lavoratori dei porti).

Per le malattie causate dall’asbesto, è stata appurata la compromissione cardiovascolare e respiratoria e l’evidente danno cardiaco invalidante. Lo dimostra lo studio di Scansetti e Rubino, “Analisi comparata della compromissione cardiovascolare e respiratoria nell’asbestosi polmonare” (1960).

Complicazioni cardiache: tutela legale gratuita

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Tutela dei diritti per complicazioni cardiache

L’INAIL ha incluso nella lista I delle malattie professionali asbesto, tutte le patologie la cui origine lavorativa è di “elevata probabilità”. Tra queste molte prevedono danni cardiaci. Per esempio nella lista I ci sono l’asbestosi polmonare (I.4.03), le placche pleuriche e ispessimenti pleurici(I.4.03) e il mesotelioma pleurico (I.4.03). Inoltre prevedono complicazioni cardiache il tumore del pericardio (I.6.03), il cancro del peritoneo (I.6.03), il tumore del polmone (I.4.03) e il cancro della laringe (I.6.03).

Le patologie della lista I presentano la presunzione legale di origine. Ciò vuol dire che è sufficiente la presenza dell’agente cancerogeno nell’ambiente lavorativo (noxa patogena) per avere il riconoscimento professionale della patologia.

La società Colombo Servizi S.r.l., grazie alla collaborazione con l’ONA, fornisce un servizio gratuito di assistenza per le vittime di patologie asbesto correlate. Il suo staff specializzato in campo medico, legale e tecnico provvederà ad assistervi in caso di esposizione ad amianto, anche per una prima consulenza gratuita.

Inoltre tutte le informazioni riguardanti la tutela delle vittime d’amianto colpite dalle patologie asbesto correlate sono raccolte nel manuale dell’Avv. Ezio Bonanni, Presidente dell’ONA (Come curare e sconfiggere il mesotelioma e ottenere le tutele previdenziali e il risarcimento dei danni).

Indennizzo INAIL per cardiopatie amianto

Per le malattie asbesto correlate di origine professionale l’INAIL dovrà tener conto delle complicazioni cardiache per stabilire l’entità del danno biologico.

Le vittime di cardiopatia, problemi cardiovascolari, asbestosi e altre malattie con complicazioni cardiache hanno diritto all’indennizzo INAIL. Questo deve essere calcolato in base al danno biologico complessivo, che tenga conto anche dei danni cardiaci.

Ciò è stabilito dall’art. 145 T.U. e circolare INAIL N. 72 del 23 ottobre 1976. L’art. 145 T.U. stabilisce l’indennizzo delle altre patologie “associate” a quelle classiche asbesto-correlate. Un esempio è l’asbestosi che, con amianto effetti sulla capacità polmonare, ha sempre delle ricadute sul sistema cardiaco e cardiocircolatorio.

Con il riconoscimento dell’asbestosi o di altre patologie asbesto correlate, il lavoratore ha diritto a ottenere l’indennizzo, considerando anche i danno dovuti alla cardiopatia o a malattie cardiovascolari. Queste patologie sono, infatti, comprese tra i vari problemi amianto.

In caso di decesso in seguito a complicazioni cardiache riconducibili all’esposizione lavorativa alle fibre di asbesto, gli eredi hanno diritto alla rendita di reversibilità.

Oltre a questi benefici, le vittime di malattie asbesto correlate hanno diritto alle prestazioni aggiuntive del Fondo vittime amianto.

Complicazioni cardiache: Fondo Vittime Amianto

In seguito al riconoscimento da parte dell’INAIL dell’origine professionale della malattia asbesto correlata e delle complicazioni cardiache sussiste il diritto alle prestazioni aggiuntive del Fondo vittime amianto. Questo è stabilito per tutte le patologie asbesto correlata dall’art.1 co. 241/246 L.244/2017.

La somma è erogata anch’essa dall’INAIL ed è pari al 15% in più della rendita mensile (Circolare INAIL n. 25 del 27 settembre 2021). In caso di morte della vittima, queste prestazioni aggiuntive del fondo sono sommate alla rendita in reversibilità in favore degli eredi.

Prepensionamento e pensione d’invalidità per cardiopatia

In caso di riconoscimento di danni cardiaci provocati da eternit, l’ INAIL, sulla base dell’ art. 145 T.U., deve indennizzare queste infermità. Le vittime di cardiopatia causate dall’amianto hanno diritto ai benefici contributivi, prepensionamento e aumento ratei. Questo è stabilito dall’ex art. 13 co. 7 L. 257/92.

I lavoratori malati di cardiopatia per esposizione ad asbesto ottengono l’accredito delle maggiorazioni contributive. Il beneficio contributivo è pari ad 1,5 dell’intero periodo di riconosciuta esposizione ad amianto. Questa misura fa sì che il lavoratore possa accedere al prepensionamento. Per coloro che sono invece già in pensione, i benefici contributivi saranno utili per avere una rivalutazione e aumento della propria pensione.

Chi, anche con questi benefici, non dovesse maturasse il diritto alla pensione, potrà chiedere la pensione d’inabilità amianto. Infatti, l’art. 41-bis della legge 58 del 2019 ha ampliato la tutela vittime amianto malattia professionale con i commi 250-bis e 250-ter all’art. 1 della L. n. 232/2016.

Complicazioni cardiache: riconoscimento vittime del dovere

Il personale civile e militare che, per motivi di missione o per stress lavorativo, riporti danni cardiaci, cardiopatia vascolare, malattie cardiocircolatorie, aggravamenti e patologie cardiocircolatorie, ha diritto al riconoscimento dello status vittima del dovere.

I settori più colpiti da queste malattie asbesto correlate sono le Forze Armate, il Comparto Sicurezza, l’Esercito e, soprattutto, la Marina Militare Italiana. Infatti, la sola Procura della Repubblica di Padova ha registrato 1.101 casi di amianto eternit malattie tra i soli dipendenti del Ministero della Difesa, impiegati nella Marina Militare Italiana.

Risarcimento dei danni per complicazioni cardiache

Il verificarsi di complicazioni cardiache in lavoratori esposti ad amianto dimostra la riconducibilità professionale alla fibra killer. Per ottenere il risarcimento danni è fondamentale dimostrare il nesso causale. Infatti spesso i datori di lavoro sostengono la natura extraprofessionale di queste patologie.

La rendita INAIL non costituisce integrale risarcimento di tutti i danni che il lavoratore ha subito. Per ottenere l’integrale risarcimento dei danni, compresi il danno morale e quello esistenziale, si deve far valere la responsabilità contrattuale ed extracontrattuale. Questo è stabilito da Cass. Sez. Lav. 777/2015.

In caso di decesso, sussiste il diritto al risarcimento danni per gli eredi. Vanno risarciti i pregiudizi sofferti dalla vittima primaria, che debbono essere liquidati ai congiunti (danni iure hereditario), e gli eventuali danni sofferti direttamente dai familiari (danni iure proprio).

Quantificazione del risarcimento danni

La quantificazione dei danni, subiti dal lavoratore affetto patologie causate dall’amianto, con complicazioni cardiache, è personalizzata. Si ha, perciò, la liquidazione del differenziale del danno patrimoniale e del danno biologico, e il risarcimento dei danni morali ed esistenziali.

Stabilito il valore della lesione biologica e applicando le tabelle del Tribunale di Milano, si avrà il valore del danno non patrimoniale. Si determina, così, il quantum delle singole poste in rapporto alle caratteristiche individuali del danneggiato, per la responsabilità extracontrattuale e contrattuale.

Scorporo per poste omogenee dell’indennizzo INAIL

L’indennizzo INAIL deve essere scorporato per poste omogenee dal danno biologico e da quello patrimoniale per diminuite capacità di lavoro. Gli altri pregiudizi devono essere, invece, integralmente risarciti.

La vittima ha diritto ai danni differenziali con scomputo della rendita per poste omogenee, come dice l’art.1, comma 1126, lettera a), L. 145/2018. Questo sussiste anche per effetto dell’art. 3-sexies, comma 1, D.L. 30 aprile 2019, n. 34, convertito, con modificazioni, dalla L. 28 giugno 2019, n. 58, che ha abrogato la lettera a) del comma 1126 della ultima legge di bilancio.

L’indennizzo del danno biologico sarà defalcato dal quantum del danno biologico, con integrale ristoro di tutti gli altri danni non patrimoniali. In caso di rendita, invece, lo scorporo è circoscritto al danno biologico, piuttosto che al danno patrimoniale per diminuite capacità lavorative.

Consulenza e assistenza legale gratuita

La Colombo Servizi S.r.l collabora con l’Osservatorio Nazionale Amianto, perseguendo insieme l’obiettivo di migliorare le condizioni delle vittime di patologie asbesto correlate, anche con complicazioni cardiache.

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