Ispessimento pleurico: cura e tutela legale
L’ispessimento pleurico è provocato dalle fibre di amianto. Queste fibre di asbesto provocano l’infiammazione della pleura e il suo ispessimento.
In molti casi questa malattia, che è inserita dall’INAIL nella lista I delle patologie asbesto correlate, precede l’insorgere del mesotelioma della pleura. Questa neoplasia è identificata con l’amianto, ed esaurisce il 93% delle neoplasie delle sierose. Invece gli altri mesoteliomi che sono causati dalla fibra killer sono solo un numero limitato di casi.
L’Osservatorio Nazionale Amianto, insieme all’Avv. Ezio Bonanni, si occupano della tutela delle vittime di queste patologie asbesto correlate. Grazie alla collaborazione con l’ONA Aps, il portale Colombo Servizi S.r.l. di assistenza risarcimento amianto permette di chiedere la consulenza medica e tutela legale gratuita.
Ispessimento pleurico: assistenza medica gratuita
Cosa significa ispessimento pleurico?
L’ispessimento pleurico cosa significa? L’ispessimento della pleura è dovuto alla pleura infiammata. Questo termine deriva dal greco antico πλευρά (pleyrà) che significa “fianco” e indica la membrana polmonare che avvolge ciascun polmone.
La pleura è costituita da due fogli che secernano un liquido lubrificante. Questo facilita i movimenti polmonari nella gabbia toracica durante la respirazione. I due foglietti pleurici sono la pleura viscerale, che riveste i polmoni, e la pleura parietale, che copre la superficie interna del torace, il diaframma ed il mediastino.
L’infiammazione della pleura si ha quando i capillari linfatici sono ostruiti o secernano del liquido. Si verifica così l’aumento del volume del liquido pleurico. L’infiammazione non va sottovalutata perché in alcuni casi può evolvere nel mesotelioma della pleura.
Il tipi di ispessimento si distingue in base alla zona colpita. Può essere l’ispessimento pleurico bilaterale o monolaterale. Secondo la pleura infiammata può verificarsi l’ispessimento pleurico parietale o ispessimento della pleura viscerale.
Ispessimento pleurico sintomi e diagnosi
L’ispessimento polmonare è spesso asintomatico, soprattutto se è l’ispessimento pleurico apicale. Nei casi più gravi di pleura ispessita, invece, in cui la fibrosi risulta massiva, si ha una sindrome respiratoria restrittiva. Si manifesta con dispnea da sforzo, tosse secca e dolore toracico.
Questa malattia si può diagnosticare con una radiografia del torace. Tra i pazienti che hanno l’ispessimento pleurico risulta una prevalenza di quelli esposti alle fibre di asbesto, tra il 2 e il 7%. Il rapporto tra placche e ispessimento delle pareti bronchiali è circa di 6 a 1.
La diagnosi precoce di questo tipo di malattie asbesto correlate permette una più efficace terapia e cura. Aumentano così le possibilità di sopravvivenza, in caso soprattutto di tumore ai polmoni e mesotelioma. La neoplasia può avere come cura poi sia la chirurgia sia si può sottoporre il paziente a radioterapia e chemioterapia o ad altri strumenti di cura più idonei.
Ispessimento della pleura: malattia asbesto correlata
L’ispessimento della pleura è causato dall’esposizione ad amianto. Le fibre giungono alla pleura e ne provocano l’infiammazione. Colpendo la membrana polmonare, per contiguità e per diffusione linfatica, causano gli ispessimenti delle pareti bronchiali e l’infiammazione pleura.
L’ispessimento pleura è una patologia asbesto correlata dose dipendente causata esclusivamente da esposizione asbesto a dosi elevate. Quindi è sempre di origine professionale. Il motivo è che le esposizioni extra lavorative all’amianto non potrebbero provocare l’ispessimento pleurico, poiché queste sono troppo poco intense. Per questo sono chiare ispessimento pleurico cause.
Gli ispessimenti pleurici, insieme alle placche della pleura e all’asbestosi possono precedere lo sviluppo del tumore al polmone. Il carcinoma polmonare è la principale causa di decesso per cancro in tutto il mondo. Uno dei suoi agenti eziologici, unitamente al fumo di sigaretta, al benzene e al fumo di saldatura, è proprio l’amianto.
Ogni anno circa 70.000 decessi sono causati dal tumore polmonare, dovuto esclusivamente dalle esposizioni a polveri e fibre di amianto. Anche l’IARC, nella monografia “Asbestos – chrysotile, amosite, crocidolite, tremolite, actinolite and anthophyllite”, conferma questi dati.
Dall’ispessimento pleurico alla fibrosi pleurica diffusa
L’ispessimento pleurico spesso è un segnale che anticipa malattie e tumori di maggior gravità. Tra questi ci sono l’asbestosi, le atelettasie rotonde, il mesotelioma pleurico, il carcinoma bronchiale, il tumore del polmone e la fibrosi pleurica diffusa.
Gli ispessimenti pleurici possono arrivare ad avere uno spessore superiore di circa 4 mm. Se anche l’estensione è di almeno il 25% della parete toracica bilaterale o obliterazione di entrambi i seni costofrenici, si ha la fibrosi pleurica diffusa. Questa provoca la riduzione del volume torace-polmone e indebolisce la funzione respiratoria. Ne risente anche la capacità di diffusione alveolo-capillare, nonostante non ci sia la presenza di fibrosi interstiziale e di placche ai polmoni (G. Chiappino, G. Pierucci, Benign Pleuropathies due to Asbestos: their clinical prognostic significance and the medicolegal aspects, Med. Lav., 1992).
Pleurite polmonare: cause, sintomi e cura
L’infiammazione della membrana che avvolge i polmoni può portare alla pleurite polmonare. Questa è causata da numerosi fattori. Primo fra questi è l’esposizione ad amianto. Si aggiungono fenomeni immunitari o allergici, agenti infettivi come batteri o virus, fattori metabolici. Vi sono poi traumi, fattori cardio-circolatori, tumori pleurici ancora alle prime fasi di sviluppo, metastasi pleuriche e tumori extrapolmonari.
In generale le pleuriti provocano dolore toracico, che peggiora con il movimento. In più vi è tosse e difficoltà respiratorie, dispnea, tachipnea e tachicardia. A seconda del tipo di pleurite, ci sono poi determinati sintomi da tenere sotto controllo.
- La pleurite secca è spesso asintomatica o presenta dei segnali non specifici che non perdurano a lungo nel paziente. Nei casi più gravi si verificano dolori al torace, spesso intensi, tosse secca insistente e febbre non elevata.
- La pleurite essudativa manifesta, invece, sintomi più acuti, con brividi e un brusco aumento della temperatura, che può arrivare a 40° per quasi 5 giorni consecutivi. Le pleuriti essudative reumatiche portano con sé anche una sudorazione abbondante notturna.
Questo tipo di patologia può essere diagnosticata tramite ispezione, palpazione, percussione ed ascoltazione. Le procedure sono eseguite in questo determinato ordine. Ma il modo per confermare la diagnosi è sottoporsi ad un accertamento radiologico.
Nelle fasi iniziali della malattia, essa può essere trattata tramite una cura a base di antidolorifici, anti-infiammatori e antipiretici. Tuttavia, anche la scelta terapeutica si distingue in base alla tipologia di pleurite:
- nelle pleuriti secche si ricorre soprattutto ad una cura di antibiotici, a cui si aggiungono spesso gli anti-infiammatori, per sostenere le condizioni generali del paziente;
- nelle pleuriti essudative gli antibiotici e gli anti-infiammatori devono essere accompagnati da una cura per eliminare il versamento, come la toracentesi.
Dall’ispessimento al versamento pleurico
Il versamento pleurico si verifica quando si accumula liquido nella cavità pleurica. Questa cavità è l’area tra i due strati della membrana che riveste ciascun polmone. Il versamento può essere causato da scompensi cardiaci, tubercolosi, polmoniti. Altri fattori sono infezioni nei polmoni, embolia polmonare e, soprattutto da tumore del polmone e mesotelioma della pleura.
Raramente il versamento della pleura è asintomatico. Infatti i sintomi che questo liquido nella pleura può provocare sono dispnea, dolore toracico e tosse. I segnali specifici, invece, del versamento pleurico associato all’ispessimento della pleura, sono ipossia, ipercapnia e tachipnea. Tuttavia i pazienti possono accusare anche sintomi meno frequenti. Tra questi vi sono febbre, ascite, respirazione rapida, mancanza di fiato, singhiozzi, anemia e perdita di peso.
Ispessimento della pleura: asbestosi e mesotelioma
Si accompagna spesso all’ispessimento della pleura l’asbestosi. Questa malattia è provocata esclusivamente dall’esposizione elevata alle fibre di amianto, prolungata nel tempo. I sintomi che presenta questa patologia sono la mancanza di respiro, tosse, respiro sibilante e dolore toracico.
L’asbestosi può anticipare l’insorgere del tumore al polmone oppure del mesotelioma della pleura. Può provocare la morte del paziente per arresto cardiocircolatorio.
Il mesotelioma è una neoplasia del mesotelio, lo strato di cellule che riveste le cavità sierose del corpo. È causato dall’esposizione ad amianto. In particolare, un tipo di mesotelioma, il mesotelioma pleurico, è accompagnato da altre patologie, come il versamento pleurico, ed è preceduto dalla presenza di placche pleuriche e ispessimenti.
Tutte queste malattie, se identificate, sono fondamentali per attivare la prevenzione secondaria. Questa consiste nella sorveglianza sanitaria periodica. Così si può intervenire tempestivamente in caso di sviluppo del mesotelioma, per aumentare nel paziente le possibilità di cura e guarigione.
Atelettasie rotonde e ispessimento pleurico
Le atelettasie rotonde sono lesioni pleuroparenchimali circoscritte. Si manifestano con ispessimento pleurico apicale, presenza di sinechia con la pleura parietale e atelettasia parcellare del parenchima sottostante. Questa atelettasia è conseguente a versamenti pleurici benigni, che provocano l’invaginazione della pleura viscerale con il collasso del parenchima circostante. Un altro modo in cui si manifesta l’atelettasia è in seguito a fibrosi pleurica viscerale che esercita trazione sul parenchima polmonare vicino.
Per diagnosticare la presenza di questa patologia bisogna sottoporsi ad una radiografia o una TAC del torace. L’area di atelettasia avrà una struttura a coda di cometa che si determina in seguito ad un affastellamento di vasi e bronchi verso l’ilo polmonare.
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Ispessimenti pleurici: tutela dei diritti
I lavoratori esposti alle fibre di amianto, a cui sono stati diagnosticati gli ispessimenti pleurici, hanno diritto all’indennizzo INAIL. Questa patologia presenta la presunzione legale di origine, perché è inserita nella lista I dell’INAIL delle malattie professionali asbesto correlate. Ciò vuol dire che è sufficiente la presenza dell’agente cancerogeno nell’ambiente lavorativo (noxa patogena) per avere il riconoscimento professionale della patologia.
La società Colombo Servizi S.r.l., grazie alla collaborazione con l’ONA, fornisce un servizio gratuito di assistenza per le vittime di patologie asbesto correlate. Il suo staff specializzato in campo medico, legale e tecnico provvederà ad assistervi in caso di esposizione ad amianto, anche per una prima consulenza gratuita.
Inoltre tutte le informazioni riguardanti la tutela delle vittime d’amianto colpite dalle patologie asbesto correlate e dei loro familiari sono raccolte nel manuale dell’Avv. Ezio Bonanni, Presidente dell’ONA (Come curare e sconfiggere il mesotelioma e ottenere le tutele previdenziali e il risarcimento dei danni).
Rendita INAIL per ispessimenti pleurici
Gli ispessimenti pleurici sono una patologia asbesto correlata inserita dall’INAIL nella lista I delle malattie professionali. Perciò l’origine lavorativa è di elevata probabilità e si ha così diritto all’indennizzo INAIL.
Questa prestazione previdenziale comprende l’indennizzo del danno biologico a partire dal 6% d’inabilità e la rendita INAIL dal 16%. Tuttavia, nella maggior parte dei casi, l’INAIL nega l’indennizzo per questa malattia, perché le attribuisce un grado invalidante non superiore al 5%. Si può ottenere l’indennizzo del danno biologico dall’INAIL nel caso ci siano altre infermità oppure un deficit respiratorio.
Se, dopo la visita collegiale, l’INAIL rigetterà la domanda, la vittima può fare ricorso amministrativo e poi giudiziario. In caso di decesso, gli eredi hanno diritto alla rendita di reversibilità.
Oltre a questi benefici, le vittime di ispessimenti della pleura hanno diritto alle prestazioni aggiuntive del Fondo vittime amianto.
Ispessimenti della pleura: Fondo Vittime Amianto
In seguito al riconoscimento da parte dell’INAIL dell’origine professionale degli ispessimenti pleurici sussiste il diritto alle prestazioni aggiuntive del Fondo vittime amianto. Questo è stabilito per tutte le patologie asbesto correlata dall’art.1 co. 241/246 L.244/2017.
La somma è erogata anch’essa dall’INAIL e si ha così una cifra pari a circa il 15% in più della rendita mensile (Circolare INAIL n. 25 del 27 settembre 2021). In caso di morte della vittima, queste prestazioni aggiuntive del fondo sono sommate alla rendita in reversibilità in favore degli eredi.
Ispessimenti pleurici: prepensionamento e pensione d’invalidità
I lavoratori affetti da ispessimento pleurico hanno diritto ad ottenere dall’INAIL il certificato d’esposizione amianto, come dice l’ ex art.13,co.7,L.257/1992, per rivalutarne la posizione contributiva.
Nel dettaglio si ottiene l’accredito delle maggiorazioni contributive per esposizione ad amianto. Il beneficio contributivo è pari ad 1,5 dell’intero periodo di riconosciuta esposizione ad amianto. Questa misura fa sì che il lavoratore possa accedere al prepensionamento. Per coloro che sono invece già in pensione, i benefici contributivi saranno utili per avere una rivalutazione dei ratei.
Inoltre, anche se con questi benefici non si maturasse il diritto a pensione, si potrà chiedere la pensione amianto di invalidità. Infatti, l’art. 41-bis della legge 58 del 2019 ha ampliato la tutela vittime amianto malattia professionale con i commi 250-bis e 250-ter all’art. 1 della L. n. 232/2016.
Ispessimenti pleurici e riconoscimento vittime del dovere
Gli appartenenti alle Forze Armate e al Comparto Sicurezza che hanno contratto malattie della pleura, come le placche pleuriche o gli ispessimenti, hanno diritto ad ottenere il riconoscimento dello status vittima del dovere. Come vittima del dovere si ha diritto a ricevere determinate prestazioni (art. 20 L. 183/2010). In caso di morte per malattia asbesto correlata di vittima del dovere, le prestazioni sono reversibili agli eredi.
Uno dei settori più colpiti da queste malattie asbesto correlate è la Marina Militare Italiana. Infatti, la sola Procura della Repubblica di Padova ha registrato n. 1.101 casi di malattie causate dall’esposizione ad amianto tra i soli dipendenti del Ministero della Difesa, impiegati nella Marina Militare Italiana. Anche il Tribunale Amministrativo Regionale per la Puglia (Sezione Prima) ha accolto il ricorso di una vittima di ispessimento pleurico, condannando il Ministero della Difesa al risarcimento.
Infatti T.A.R. Puglia Bari, Sez. I, Sent., n. 343 del 26 febbraio 2021 (data dell’udienza 10 febbraio 2021) ha accertata l’esposizione prolungata del ricorrente all’asbesto, essendo stata riconosciuta la dipendenza della causa di servizio anche dalla Marina Militare in occasione degli accertamenti preliminari e dalle successive commissioni di verifica. L’esposizione ha causato alla vittima, oltre all’ispessimento pleurico, le placche della pleura bilaterali e l’asbestosi.
Solitamente, in caso di ispessimento pleurico, il grado invalidante non è così elevato da dar diritto all’assegno vitalizio e/o lo speciale assegno vitalizio. Infatti, queste prestazioni maturano solo con il 25% di invalidità. Tuttavia, con il riconoscimento della causa di servizio, e di vittima del dovere, si ha diritto comunque alla speciale elargizione per l’importo di €2.000 per ogni punto. In caso di aggravamento è più semplice ottenere il riconoscimento e dunque l’indennizzo.
Risarcimento dei danni per ispessimenti della pleura
La presenza d’ispessimenti pleurici in lavoratori esposti ad amianto dimostra l’infiammazione della pleura, che provoca comunque un danno biologico. Quindi l’indennizzo INAIL si matura solo se si arriva al 6%, solitamente l’INAIL riconosce un grado inferiore. Tuttavia, questo non eclude la tutela risarcitoria.
In sostanza, si deve dimostrare che l’ispessimento della pleura e quindi il danno biologico, sia riconducibile all’inadempimento e all’illecito del datore di lavoro. In questi casi, diveramente dalla procedura INAIL, per la quale l’inserimento nella lista I da diritto alla presunzione legale di origine, occorre dimostrare il nesso causale.
Quest’ultimo consiste nella riconducibilità dell’ispessimento pleurico alla esposizione professionale a polveri e fibre di amianto. In questi casi, si matura il diritto al risarcimento. Se si è ottenuto l’indennizzo INAIL, sussiste il diritto al c.d. danno differenziale. Cioè gli importi erogati dall’ente si scomputano per poste omogenee.
Ristoro integrale dei danni per le vittime di ispessimenti pleurici
Nel caso di ispessimento pleurico, il massimo risultato che si può ottenere dall’INAIL è l’indennizzo del danno biologico, che si matura con il raggiungimento del 6%.
Nel caso di indennizzo anche quando si raggiunge il 16% e quindi si ottiene la rendita mensile, si ha comunque diritto all’integrale ristoro del danno. Infatti, l’integrale risarcimento dei danni compresi il danno morale e quello esistenziale, è un diritto del lavoratore vittima della malattia professionale asbesto correlata.
Il principio di responsabilità contrattuale ed extracontrattuale a carico del datore di lavoro presuppone l’integrale risarcimento dei danni. Anche a prescindere dall’indennizzo INAIL: così Cass. Sez. Lav. 777/2015.
Solitamente, gli ispessimenti pleurici non hanno conseguenze mortali e quindi l’azione può essere intrapresa dalla vittima. Anche in caso di danno biologico inferiore al 6% si ha diritto al risarcimento (Cass. 2491/2008).
Tuttavia, poiché lo stato infiammatorio della pleura anticipa in molte occasioni l’insorgenza del mesotelioma pleurico (Cass. IV Sez. Penale 45935/2019). In questi casi, l’azione risarcitoria è estesa anche al danno dei familiari.
In caso di decesso, sussiste il diritto al risarcimento danni per gli eredi.
Come quantificare il risarcimento danni
La quantificazione dei danni, subiti dal lavoratore affetto da ispessimenti o da altre patologie causate dall’amianto, è personalizzata. Ciò vuol dire che si ha la liquidazione del differenziale del danno patrimoniale e del danno biologico, e il risarcimento danni morali ed esistenziali.
Il danno non patrimoniale verrà stabilito considerando il valore della lesione biologica e applicando le tabelle del Tribunale di Milano. Si determina, così, il quantum delle singole poste in relazione alle caratteristiche individuali del danneggiato, per la responsabilità contrattuale ed extracontrattuale.
Indennizzo INAIL: scorporo per poste omogenee
L’indennizzo INAIL deve essere scorporato per poste omogenee dal danno biologico e da quello patrimoniale per diminuite capacità di lavoro. Tutti gli altri pregiudizi, invece, devono essere integralmente risarciti.
L’art.1, comma 1126, lettera a), L. 145/2018 stabilisce, infatti, che la vittima ha diritto ai danni differenziali con scomputo della rendita per poste omogenee. Questo sussiste anche per effetto dell’art. 3-sexies, comma 1, D.L. 30 aprile 2019, n. 34, convertito, con modificazioni, dalla L. 28 giugno 2019, n. 58, che ha abrogato la lettera a) del comma 1126 della ultima legge di bilancio.
L’indennizzo del danno biologico, quindi, sarà defalcato dal quantum del danno biologico, con integrale ristoro di tutti gli altri danni non patrimoniali. In caso di rendita, invece, lo scorporo è circoscritto al danno biologico, piuttosto che al danno patrimoniale per diminuite capacità lavorative.
Consulenza online gratis tutela vittime ispessimento pleurico
La Colombo Servizi S.r.l collabora con l’Osservatorio Nazionale Amianto, associazione APS di tutela delle vittime dell’amianto. Con tale collaborazione, la società accede anche ad ONA TV – ONA News, la TV dell’Amianto. Si tratta di strumenti di informazione importanti per la conoscenza dei diritti delle vittime.
In caso di ispessimento pleurico, è fondamentale la c.d. sorveglianza sanitaria, per una diagnosi al primo stadio di un eventuale mesotelioma pleurico. In più, è fondamentale la consulenza legale, sia per avviare il percorso INAIL che per ottenere il risarcimento dei danni. Per ottenere assistenza legale gratuita, è sufficiente farne richiesta. Chiedi la tua consulenza legale
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