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Tutela della salute e assistenza: Aeronautica Militare

 

Tutela della salute e assistenza: Aeronautica Militare

Tutela della salute e sicurezza sul lavoro, in qualità di obiettivi primari dell’Associazione ONA – Osservatorio Nazionale Amianto, è rivolta anche a tutto il personale dell’Aeronautica Militare Italiana. Si garantisce un servizio di assistenza medica e legale gratuita per tutti coloro ai quali sia stata riconosciuta la malattia professionale per causa di servizio e le vittime del dovere.

L’Aeronautica Militare, in quanto organo delle Forze Armate, opera quotidianamente per garantire l’incolumità e la sicurezza dello Stato e dei cittadini. Controlla gli spazi aerei e protegge sia gli interessi nazionali, che quelli internazionali.

 

Indice

Organizzazione e gerarchia Aeronautica Militare

Negli ultimi anni, l’organizzazione dell’Aeronautica Militare ha subito diverse e profonde modifiche, al fine di adattare tale organo delle FFAA alle più attuali esigenze internazionali. Difatti, l’organizzazione delle FFAA segue le linee guida dettate dalle leggi che regolano il c.d. “modello professionale”. Quindi, l’evoluzione dell’organico aeronautica Militare, è in continua metamorfosi al fine di raggiungere gli obiettivi posti dai vertici politici.

La struttura organizzativa vede al proprio vertice il Capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica Militare, seguito dallo Stato maggiore della medesima. Successivamente, troviamo gli Alti Comandi:

  • Comando della squadra aerea;
  • Logistico dell’Aeronautica Militare:
  • I regione aerea;
  • Delle scuole Aeronautica Militare- III regione aerea

La struttura gerarchica generale, dei reparti di volo, si suddivide in:

  • Squadra aerea;
  • Divisione aerea;
  • Brigata aerea;
  • Stormo;
  • Gruppo;
  • Squadriglia;

Aeronautica Militare: funzioni e compiti istituzionali

Il personale in volo, facente parte dell’Aeronautica Militare, è costantemente in addestramento per il mantenimento della  suddetta tutela. Difatti, si vuole garantire la sicurezza nazionale, sia dentro che fuori i confini. Assicurano, così facendo, non soltanto l’incolumità, bensì anche i diritti fondamentali dell’essere umano.

Le funzioni principali dell’Aeronautica Militare, quindi, sono:

  • Assicurare la difesa dello spazio areo;
  • Effettuare ricerche e soccorsi aerei;
  • Offrire attività di supporto alle operazioni aeree;
  • Proteggere le installazioni aeronautiche;
  • Condurre operazioni aeree di attacco;
  • Se necessario, coadiuvare la Marina Militare nelle attività di ricerca sommergibile;
  • Partecipare ad azioni congiunte con le altre FFAA;
  • Svolgere attività informativa.

Difatti, per quanto riguarda gli accordi internazionali, questi prevedono che l’Aeronautica Militare italiana si adoperi anche per:

  • Integrare la difesa aerea nazionale del sistema NATO;
  • Condurre operazioni aree previste dai piani operativi alleati/internazionali;
  • Mantenere in prontezza gli assetti operativi resi disponibili a seguito di accordi ONU, NATO, UE e bi/multilaterali
  • Assicurare il sostegno logistico necessario alle unità alleate e operanti in territorio italiano;
  • Garantire prontezza ed efficienza nel mantenimento degli assetti operativi designati per la partecipazione a operazioni combinate di PSO (Peace Support Operations) e CRO (Crisis Response Operations);

Ulteriori compiti Aeronautica Militare

Altri compiti complementari, in ambito di accordi internazionali, sono:

  • diffondere informazioni meteorologiche;
  • coordinarsi con gli organismi non governativi che prendono parte alle PSO e CRO;
  • partecipare ad attività di studio, ricerca e sperimentazione di interesse aerospaziale.

Inoltre, sono da definirsi di interesse nazionale i seguenti compiti:

  • assicurare l’alta direzione tecnica, operativa e di controllo dei servizi di assistenza al volo;
  • presiedere all’alta direzione tecnica operativa e di controllo dell’intero servizio meteorologico;
  • provvedere alla formazione dei piloti di aeroplano e di elicottero delle altre Forze Armate e al rilascio dei relativi brevetti;
  • assicurare i collegamenti aerei per esigenze militari e civili nei casi previsti dalla normativa vigente;
  • delineare gli indirizzi e i criteri generali della sicurezza del volo;
  • concorrere a studi, ricerche e sperimentazioni nel campo aerospaziale;
  • concorrere, quando richiesto, alle operazioni di difesa civile, di ordine pubblico, di soccorso e assistenza alle popolazioni in caso di pubbliche calamità;
  • assicurare i servizi essenziali di pubblica necessità.

Aeronautica Militare e potere termoisolante amianto

L’amianto, materiale altamente cancerogeno e quindi nocivo per la salute, è stato ampiamente utilizzato all’interno dell’Aeronautica Militare. In particolare, per la fabbricazione e produzione di freni, contenitori di cibo, saldatura di parti metalliche e guarnizioni.

Quest’assiduo utilizzo, si è giustificato per via del potere termoisolante che possiede l’asbesto (sinonimo di amianto). Infatti, è stato largamente impiegato per isolare dal calore sia la cabina di guida e il reattore, che per le aeree sottoposte ad elevate temperature, come il motore, le tubazioni di acqua calda e relativi ambienti limitrofi.

Sostanzialmente, all’interno dei motori, i materiali contenenti amianto sono stati utilizzati come:

  • isolanti termici di scatole metalliche, cavi, schermi termici, terminali;
  • adesivi per sagome, segmenti, tubazioni e pannelli;
  • fascette, guarnizioni e strisce isolanti;
  • pannelli per la insonorizzazione degli aeromobili.

Amianto e Aeronautica Militare: i rischi per la salute

Un impiego simile di materiali contenenti amianto ha causato, e continua a causare, conseguenze catastrofiche per innumerevoli militari in servizio esposti a questo “killer silenzioso”. Infatti, i danni da amianto, spesso manifestano i propri effetti molto in là nel tempo.

Le gravi conseguenze legate all’amianto, sono dovute non solo all’esposizione ma, con ancor più pericolosità, dall’inalazione o ingerimento delle fibre di amianto bruciate e polverizzate. Queste, una volta entrate in circolazione nel nostro organismo, danno origine a devastanti patologie asbesto correlate.

In particolare, le fibre di amianto inizialmente causano fenomeni fibrogeni. In seguito, questi divengono causa e principio del processo cancerogeno, con un rischio in misura proporzionale alla durata e intensità dell’esposizione.

Non vi è una soglia minima sotto la quale il rischio sia nullo, anche la più breve esposizione può comportare l’insorgere di mesotelioma e patologie amianto correlate, anche dopo anni dall’esposizione stessa.

Classificazione e Lista INAIL patologie asbesto correlate

Ad ogni modo, l’INAIL ha classificato le patologie da amianto come malattie professionali, suddividendole in tre Liste.

Per le malattie causate dall’amianto comprese nella Lista I si presume di origine professionale, quindi l’INAIL liquida l’indennizzo del danno biologico ed eroga la rendita. È sufficiente la prova della presenza dell‘asbesto amianto nell’ambiente lavorativo per ottenere il riconoscimento delle prestazioni previdenziali (presunzione legale di origine), senza dover superare alcune valore limite amianto (Cass., Sez. Lav., n. 23653/16).

Nella lista I sono contemplate le malattie asbesto la cui origine lavorativa è di “elevata probabilità”:

  • Asbestosi polmonare;
  • Placche pleuriche e ispessimenti pleurici;
  • Mesotelioma (pleurico, pericardico, peritoneale, testicolare)
  • Tumore del polmone;
  • della laringe;
  • alle ovaie;
  • alla faringe;
  • dello stomaco;
  • del colon-retto;
  • esofago.

Ulteriori agenti cancerogeni utilizzati nell’Aeronautica Militare

Oltre al rischio legato all’esposizione ad amianto, il personale (militare e civile) dell’Aeronautica Militare italiana è soggetto passivo di ulteriori agenti cancerogeni. I più diffusi sono:

  • tricloroetilene, tetrafluoroetilene ad altri agenti clorurati;
  • fumi di scarico di motori endotermici funzionanti a gasolio e a benzine;
  • campi elettromagnetici generati da apparecchiature di telecomunicazione, radar, sistemi di mira, motori elettrici, correnti elettriche presenti e attive in mezzi corazzati, blindati e ruotati;
  • radiazioni ionizzanti;
  • uranio impoverito;
  • piombo e suoi composti organici ed inorganici;
  • idrocarburi policiclici aromatici;
  • idrocarburi aromatici non policiclici;
  • benzene;
  • fibre artificiali isolanti (fibre di vetro, di roccia, di ceramica, ecc.);
  • gas radon, presente in molte delle strutture, come la base Nato del Monte Venda, sui Colli Euganei.

Difatti, tutte queste sostanze, in particolare l’uranio impoverito ed il gas radon, sono causa di gravissime neoplasie.

 

Aeronautica Militare: assistenza medica e legale gratuita

Aeronautica Militare

Riconoscimento causa di servizio Aeronautica Militare

Da quanto detto sino ad ora, si presume come anche i militari dell’Aeronautica Militare italiana si siano trovati a dover prestare il proprio servizio a contatto con sostanze altamente cancerogene.

Nonostante i divieti espressamente imposti dalla legge, le FFAA continuano ad operare in ambienti ed aeree potenzialmente pericolose per la salute, al limite della legalità. Per questo motivo, moltissimi militari si sono ammalati nel corso degli anni, alcuni di loro hanno addirittura perso il bene più prezioso: la vita.

Fondamentale, a questo punto, è il riconoscimento della malattia professionale per causa di servizio. Il nesso causale ne è il presupposto: affinché la vittima possa richiedere la legittima indennità, deve dimostrare la dipendenza della causa di servizio. Quindi, è fondamentale l’accertamento e riconoscimento che la malattia sia strettamente collegata al lavoro svolto.

Causa di servizio militari e pensione privilegiata

Nel caso in cui la malattia risulti totalmente invalidante, sarà possibile richiedere la c.d. pensione privilegiata per causa di servizio. Questa, per poter essere legittimamente ottenuta, deve essere richiesta nel rispetto del termine perentorio di anni 5 dalla fine del servizio prestato. Tanto è vero che, il termine si raddoppia di 10 anni, nel caso in cui la vittima abbia contratto il morbo di Parkinson.

Anche in questo caso, è fondamentale l’accertamento del nesso causale che dimostri la dipendenza funzionale della malattia professionale con il tipo di servizio svolto.

Ogni categoria delle FFAA possiede una propria tipologia di pensione privilegiata. Infatti, se a richiedere la pensione privilegiata è un militare, dovrà affidarsi alle disposizioni del suo organo di appartenenza, ex art. 67 del Decreto del Presidente della Repubblica 1092/1973. In caso di esito positivo, il militare che ha fatto richiesta di indennità e ha riportato lesioni permanenti e non migliorabili, ha diritto a una pensione (ai sensi dell’art. 67, d.p.r. 1092/1973); in caso contrario, potrà richiedere un assegno rinnovabile (ai sensi dell’art. 68, d.p.r. 1092/1973).

Nel caso in cui le lesioni corrispondono alla categoria riportata nella tabella B causa di servizio, è possibile richiedere un’indennità una tantum che corrisponda a una o più annualità della pensione di ottava categoria, fino a un massimo di 5 anni, a seconda della gravità dell’infermità riscontrata (articolo 69 del Testo Unico 1092/1973 e articolo 4, comma 2, legge 9/1980).

Vittime del dovere ed equiparazione personale Aeronautica Militare

Stando ai dati ufficiali del Ministero della Difesa, nel corso degli anni che vanno dal 1993 al 2012, si sono registrati ben 405 casi di patologie asbesto correlate nelle FFAA, di cui 211 decessi. Per questo motivo, solo tra il personale dell’Aeronautica Militare, i decessi sono stati 45. I dati successivi, offerti dal VII Rapporto Mesoteliomi del ReNaM, pubblicato dall’INAIL nel 2021, non sono affatto rincuoranti.

Il Consiglio di Stato, con atto del 01.06.2010, n. 02526/2010, ha stabilito che “ai fini del riconoscimento della condizione di equiparato alla vittima del dovere, è necessario e sufficiente che il militare abbia contratto l’infermità in occasione o a seguito dello svolgimento dell’attività di servizio a bordo di unità navali, ovvero su mezzi o in infrastrutture militari nei quali era presente amianto”.

Benefici e prestazioni riconosciuti alle vittime del dovere

Alle vittime del dovere, che hanno prestato servizio presso le forze speciali dell’Aeronautica Militare, sono riconosciute le seguenti prestazioni:

  • assegno vitalizio pari ad euro 258,23 mensili, soggetto a perequazione annua, a tutti i superstiti, ivi compresi – dall’1.1.2008 – i figli maggiorenni, ed agli infortunati con invalidità permanente non inferiore a ¼ della capacità lavorativa (con l’equiparazione alle vittime del terrorismo, tale assegno può essere portato ad € 500,00);
  • revisione delle percentuali di invalidità già riconosciute ed indennizzate, secondo le previgenti disposizioni, e loro rivalutazione, per eventuale intercorso aggravamento fisico e per riconoscimento del danno biologico e morale;
  • esenzione dal pagamento del ticket per ogni prestazione sanitaria;
  • riconoscimento del diritto all’assistenza psicologica a carico dello Stato;
  • beneficio dell’esenzione dall’imposta di bollo, relativamente ai documenti ed agli atti delle procedure di liquidazione dei benefici, nonché quello dell’esenzione delle indennità erogate da ogni tipo di imposta (ivi incluso l’IRPEF).
  • diritto al collocamento obbligatorio a favore delle vittime, nonché del coniuge, dei figli e dei fratelli conviventi a carico superstiti;
  • borse di studio, esenti da imposizione fiscale, in favore delle vittime, dei figli e degli orfani, per ogni anno di scuola elementare, secondaria e di corso universitario;
  • speciale elargizione di €. 200.000 (in tale misura dal 1.1.2007), soggetta a rivalutazione automatica, per i superstiti  con invalidità permanente non inferiore all’80%;
  • speciale elargizione di €. 2.000, per punto percentuale di invalidità, in favore degli infortunati, ivi compresi i soggetti “equiparati”;
  • attribuzione in via generalizzata dello speciale assegno vitalizio, non reversibile, di €. 1.033 mensili, soggetto a perequazione automatica, a tutti i superstiti, ivi compresi i figli maggiorenni, ed agli infortunati, con invalidità permanente non inferiore ad un quarto della capacità lavorativa;

Diritto al risarcimento danni vittime dovere Aeronautica Militare

Oltre al riconoscimento dell’indennità, pensione privilegiata ed altri benefici, la vittima appartenente all’Aeronautica Militare ha diritto al risarcimento danni.

I danni subiti, quindi risarcibili, sono sia quelli patrimoniali che non patrimoniali. I primi sono costituiti da:

  • il danno emergente
  • lucro cessante

I danni non patrimoniali, sono:

  • biologico, ossia la lesione all’integrità psicofisica;
  • morale, consistente nella sofferenza patita a livello fisico ed interiore;
  • esistenziale, per il peggioramento della qualità della vita.

Aeronautica Militare e assistenza medica legale

In conclusione, l’Osservatorio Nazionale Amianto, assieme all’Osservatorio Vittime del Dovere, garantisce la tutela dell’Aeronautica militare, per chiunque abbia subito un danno per la propria salute.

Per questo motivo, l’intero team del presidente ONA, l’Avv. Ezio Bonanni, rende il servizio di consulenza medico-legale gratuita. Nel sito ci sono tutte le informazioni necessarie per ottenere le indennità e risarcimenti spettanti per legge. Chiedi assistenza per far valere i tuoi diritti.